Facendosi largo tra due ali di folla che hanno applaudito il suo passaggio, la bandiera di guerra del 3° reggimento artiglieria da montagna della “Julia” è giunta questo pomeriggio in città. Sono stati tantissimi quelli che hanno voluto assistere a questo appuntamento suggestivo, accalcandosi ai lati della strada. Prima della partenza, alla caserma Mittica sono giunti i gonfaloni della Regione, Provincia, Comune di Pordenone e delle altre cinquanta municipalità del Friuli Occidentale. Quindi i labari e vessilli delle associazioni combattentistiche che hanno preceduto quello dell’Ana per poi dare il via alla sfilata. Ad aprire il corteo la fanfara della Brigata alpina Julia che ha “scortato” la Bandiera di guerra, lungo tutto il tragitto da via Montenereale, fino alle porte del Municipio in corso Vittorio Emanuele. Grande la partecipazione dei pordenonesi e degli alpini a questo momento che ha trovato il suo culmine nell’intonazione dell’Inno di Mameli a ridosso del Comune. Quindi, seguita dai gonfaloni della Regione, Provincia e Comune, la Bandiera ha fatto il suo ingresso in sala consiliare dove resterà custodita. Con questo evento è calato il sipario sugli appuntamenti ufficiali della prima giornata dell’87. Edizione dell’Adunata nazionale che ha richiamato in città diverse decine di migliaia di persone.
La Bandiera di guerra del 3° artiglieria da montagna è decorata di due Medaglie d’Oro al Valor Militare, attribuite allo stendardo del reggimento in seguito alle vicende belliche del fronte greco-albanese e di quello russo. Si fregia inoltre della medaglia d’Argento al Valore dell’Esercito per i fatti connessi al sisma del Friuli e della medaglia di Bronzo al V.M. conquistata dal gruppo Belluno nella Campagna di Etiopia ed Eritrea (1935-1937). Dal 1992 ad oggi il reggimento ha partecipato a numerose operazioni sia all’estero sia sul territorio nazionale. In particolare negli anni Novanta ha preso parte più volte alle operazioni di ordine pubblico e controllo del territorio con i Vespri Siciliani, a Riace (Calabria), all’operazione “Testuggine” in Friuli Venezia Giulia. Dal 2003, fino ai giorni nostri, è stato impiegato in missione in Bosnia-Erzegovina e Kosovo, ad Haiti e per tre volte nella delicata missione in Afghanistan. Sul territorio nazionale ha partecipato alle operazioni di ordine pubblico “Domino” e “Strade sicure” nelle città di Torino, Roma, Verona, Gorizia, Napoli e Caserta
Questa mattina è stata inaugurata la Cittadella degli Alpini al Parco Galvani di Pordenone che rimarrà aperta al pubblico fino all’11 maggio. Il comandante delle Truppe alpine gen. Alberto Primicerj e il presidente dell’ANA Sebastiano Favero hanno tagliato il nastro inaugurale alla presenza del sindaco Claudio Pedrotti, del presidente della Provincia Alessandro Ciriani, del vice presidente della regione Friuli Venezia Giulia Sergio Bolzonello e del vescovo di Pordenone Giuseppe Pellegrini.
“La Cittadella è nata per presentare gli alpini di ieri e di oggi – ha ribadito il gen. Primicerj – e le quattro anime delle Truppe alpine: quella operativa, la montagna che è ambiente naturale e scuola di vita per gli alpini, l’anima sociale, con gli interventi a favore della popolazione e quella storica, presentata grazie alle mostre di cimeli del Museo delle Truppe Alpine di Trento”. Il presidente dell’ANA Favero ha parlato della grande sintonia tra gli alpini in armi e in congedo: “Alla Cittadella gli alpini si mostrano con discrezione, esponendo i mezzi e gli equipaggiamenti con cui operano, in Italia e all’estero, con grande impegno e preparazione, ma anche con grande umanità”.
Nei numerosi stand sono impiegati circa 120 militari di tutte le specialità delle Truppe alpine. Tra le numerose attività anche quelle legate alla montagna con un’esposizione curata dal Centro Addestramento Alpino di Aosta, i cui istruttori di alpinismo proporranno ai più giovani un muro di arrampicata – realizzato in collaborazione con la Protezione Civile dell’Associazione – un ponte tibetano e una pista artificiale da sci di fondo. Nello stand del Meteomont, il servizio meteo delle Truppe alpine, un nucleo di specialisti illustrerà i sistemi di previsione. Nello spazio del 2° reggimento Genio guastatori si potrà anche ammirare la bomba della seconda guerra mondiale di 4000 libbre, soprannominata “Old Lady”, disinnescata dagli artificieri dell’Esercito pochi giorni fa all’aeroporto militare Dal Molin di Vicenza.
Il presidente del Consiglio dei Ministri Matteo Renzi ha confermato la propria partecipazione all’Adunata nazionale degli Alpini di Pordenone nella giornata di domenica 11 maggio 2014. Non appena avremo ulteriori dettagli sugli orari del suo arrivo, sarà nostra premura comunicarvelo prontamente.
I Carabinieri di Pordenone, coadiuvati dalle altre forze dell’ordine e dagli uomini della Polizia municipale, hanno compiuto per tutta la giornata di ieri e la notte una serie di controlli in città. L’iniziativa si inserisce all’interno dell’attività di pattugliamento del territorio in occasione dell’Adunata. Nel bilancio dell’attività – come riferiscono dal comando provinciale – non sono stati registrati problemi creati dalle penne nere presenti a Pordenone territorio per partecipare al raduno nazionale.
I carabinieri sono invece intervenuti ieri sera per sedare una rissa tra due persone avvenuta in centro città. I soggetti interessati, come ci tengono a sottolineare i militari dell’Arma, non sono alpini presenti in città per l’Adunata ma persone residenti nel territorio provinciale pordenonese e sono già noti alle forze dell’ordine per precedenti. A seguito di un diverbio tra loro, sono intervenuti dapprima gli uomini della Polizia Municipale, chiedendo poi il supporto delle forze dell’ordine che hanno provveduto a sedare la lite, portando le due persone al Comando.