“Non si può assistere inermi alla chiusura di librerie storiche, l’elenco è diventato ormai troppo lungo”. Lo dice il ministro di Beni culturali e Turismo Dario Franceschini che oggi ha firmato una direttiva per “tutelare le librerie di lunga tradizione e interesse storico esistenti sul territorio italiano”. “E’ un primo passo per proteggere luoghi di grande valore culturale ed evitare che patrimoni che fanno parte della nostra identità siano messi a rischio da logiche meramente commerciali”, sottolinea il ministro. In base al provvedimento, spiegano dal ministero, saranno considerate “librerie storiche” quelle che rivestono significativi riferimenti con la storia politica, militare, della letteratura, dell’arte e della cultura del nostro Paese. Queste strutture, qualora già non sottoposte al vincolo storico-artistico, potranno essere interessate da un’istruttoria per dichiararne l’interesse culturale ai sensi dell’art. 13 del Codice dei beni culturali e sottoporle a vincolo di destinazione d’uso. Per il censimento, precisano dal Collegio Romano, l’amministrazione coinvolgerà gli organi periferici del Mibact, le associazioni di categoria, gli operatori del settore e gli Enti locali
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