Frecce Tricolori: arriva M-345 Het

Frecce Tricolori: arriva M-345 Het

UDINE, 24 SET – L’adeguamento e il rinnovo della flotta aeronautica, si sa, sono sempre inevitabili. Ma oggi erano in molti, nella base della Frecce Tricolori di Rivolto (Udine), a guardare già con una certa punta di malinconico affetto il ‘Macchino blu’, ovvero l’Aermacchi MB-339 della Pattuglia acrobatica nazionale in servizio con le Frecce dal lontano 1982. Ad annunciarne l’imminente pensionamento è stato il ministro della Difesa, Mario Mauro: ”entro il 2017 gli MB-339 PAN saranno sostituiti dal nuovo Aermacchi M-345 HET”. Il nuovo aereo, destinato a rappresentare l’Italia nei cieli del mondo, ha fatto la sua comparsa ufficiale lo scorso giugno a Parigi, al salone aeronautico di Le Bourget. Proprio in quella occasione è stato firmato un accordo tra la Direzione nazionale degli armamenti del Ministero della Difesa e Alenia Aermacchi per definire le specifiche operative e per collaborare allo sviluppo del nuovo velivolo da addestramento M-345 HET (High efficiency trainer) destinato a sostituire l’MB-339 che era entrato in servizio, come aviogetto da addestramento e da appoggio tattico leggero, nell’estate del 1979. L’M-345 HET sarà equipaggiato con un motore ‘turbofan’ con spinta massima di 1.600 kg e sarà dotato di avionica di ultima generazione, comprensiva di HUD (Head up display), un display che permette di visualizzare immediatamente e contemporaneamente tutti i dati di volo per entrambi i posti di pilotaggio e comandi HOTAS (Hands On Throttle-And-Stick) che consentono al pilota di accedere a tutte le funzioni principali senza staccare le mani dalla cloche. Il nuovo aereo è progettato per garantire un perfetto raccordo addestrativo con l’M-346, velivolo operativo dal 2004. C’è infatti una sostanziale somiglianza delle cabine di pilotaggio che ne consente l’interoperabilità in missioni di addestramento congiunte. Ma una caratteristica importante del nuovo aereo è rappresentata anche dal contenimento dei costi di esercizio. Le sue caratteristiche richiedono infatti due soli livelli manutentivi, escludendo il terzo e più gravoso livello di revisione generale del velivolo. La manutenzione, infine, sarà facilitata dalla rapida accessibilità agli impianti e sistemi di bordo, notevolmente semplificati rispetto alle versioni precedenti, e dalla presenza di un sistema HUMS (Health and usage monitoring system) che fornirà informazioni su struttura, motore e sistemi, garantendo il continuo monitoraggio dello stato dei singoli componenti.

(di Pierluigi Franco) (ANSA)