Friuli Doc 2012: la diciottesima edizione si chiude con 700.000 presenze

Il formaggio in tutte le sue declinazioni è stato il protagonista della diciottesima edizione di Friuli doc, la più grande manifestazione enogastronomica del Friuli Venezia Giulia, conclusasi oggi a Udine con la presenza stimata di circa 700 mila persone in quattro giorni di festa. Gli stand che hanno occupato le piazze del centro, via Mercatovecchio, piazza Garibaldi e altri centri di Udine sono stati letteralmente presi d’assalto da centinaia di migliaia di persone che, oltre al formaggio, hanno potuto degustare i più importanti vini del Friuli, il prosciutto di san Daniele e di Sauris, i biscotti di Raveo, ma anche i cjalsons, i blecs e altre tipicità friulane diventate in questi ultimi anni vere e proprie leccornie. Per la prima volta Friuli doc non ha promosso un territorio, ma un prodotto, il formaggio. E’ stato un grande successo con forme offerte in degustazione con vini tipici. Friuli doc era stato inaugurato giovedì da Dino Zoff, capitano indimenticato dell’Italia campione del mondo di calcio 1982 che aveva infuocato la folla con l’invito ai friulani di far conoscere anche fuori dal Friuli “le qualità e le specificità di cui noi siamo capaci”.
Fonte ANSA

SEGUE COMUNICATO COMUNE UDINE
Al di là dei numeri, che comunque hanno premiato questa edizione con un notevole afflusso di pubblico, le tante iniziative proposte nell’arco dei quattro giorni di manifestazione hanno confermato anche l’alto gradimento di pubblico che la kermesse continua a riscuotere. Basti pensare, solo per citare qualche esempio, che gli show cooking di Daniele Persegani e Franca Rizzi hanno registrato sempre il tutto esaurito in corte Morpurgo, così come i laboratori e le degustazioni offerte a Friuli Future Forum o all’Ersa. Senza contare, sul fronte dei produttori, che molti stand, già a metà dell’ultima giornata, avevano esaurito le scorte. Tra questi, ad esempio, Godia, che ha dato fondo alle ultime riserve di gnocchi o il Tarvisiano, che ha terminato i piatti a base di stinco, funghi e di frico. O, ancora, l’oca di Morsano al Tagliamento che ha registrato un incremento del 15 % dei piatti venduti (soprattutto del piatto unico).

Molte e apprezzate anche le tante proposte per i più piccoli in piazza Matteotti. Qui ad accogliere bambini e genitori c’era, oltre a un ricco programma di animazione predisposto dalla Pregi srl, il Ludobus del Comune di Udine o il trenino che ha fatto partire oltre 9 mila corse in appena quattro giorni.
Ma Friuli Doc non è solo un’occasione per degustare l’eccellenza dei cibi e dei vini friulani o ammirare la qualità dei prodotti di questa terra. La rassegna è anche una grande occasione per far conoscere al grande pubblico i territori, le aree e le comunità, le genti e le culture che quei cibi o quei vini producono. Un modo per visitare e promuovere quel “piccolo compendio dell’universo”, come lo ha definito Ippolito Nievo, attraverso le sue eccellenze.

Apprezzata anche la nuova geografia di questa edizione di Friuli Doc che ha riscoperto piazza Garibaldi, chiusa fino ad ora per i lavori di ristrutturazione della scuola media Manzoni, o l’ampliato spazio in largo Ospedale Vecchio. O, ancora, la decisione di non mettere un palco in piazzetta Marconi o in piazza Duomo. Senza contare che, quest’anno, a differenza della passata edizione, sono tornati gli stand enogastronomici in piazza Venerio. Tutti accorgimenti che hanno fatto sì che i fruitori della kermesse si distribuissero omogeneamente in tutte le vie e piazze coinvolte.

“Questa edizione è particolarmente riuscita – dichiara il vicesindaco e assessore alle Attività Economiche e Turistiche, Vincenzo Martines – e tutti gli accorgimenti che abbiamo adottato hanno funzionato più che bene, dall’ottima organizzazione e presenza logistica della Croce Rossa, a una gestione più sobria dell’allietamento musicale, fino a una rinnovata geografia della manifestazione che ha consentito di ampliare spazi a favore di una maggiore vivibilità della festa da parte del pubblico. Vincente, inoltre, è stato puntare su un prodotto, quest’anno il formaggio, per caratterizzare le diverse aree della manifestazione”.

Gli oltre 100 appuntamenti musicali e di animazioni che hanno caratterizzato la quattro giorni udinese, con quasi 500 artisti chiamati a Udine dal direttore artistico Renato Pontoni, hanno registrato sempre il pieno di pubblico. “Mi sembra sia stato particolarmente apprezzato – conclude Martines – il fatto che i concerti proposti abbiano soddisfatto, grazie alla varietà di generi, una grande platea di spettatori. Senza contare lo straordinario concerto di chiusura con Ray Gelato e la Abbey Town Jazz Orchestra in piazza Libertà”.

A testimoniare il successo della kermesse anche i dati del volume di vendite registrate nel corso di Friuli Doc 2012 da leggere attraverso i numeri relativi alla raccolta dei rifiuti, che “si è attestata – spiega il presidente della Net Massimo Fuccaro – su livelli analoghi a quelli dello scorso anno, ma con maggiore qualità. La raccolta differenziata è cresciuta infatti in maniera consistente attestandosi a una media di circa il 65%”. In base ai dati aggiornati a domenica mattina gli oltre 40 addetti impiegati dalla Net hanno raccolto 38 tonnellate di rifiuti solidi urbani, 37 di mercatali (scarti di verdura e di frutta raccolti per la prima volta nella storia di Friuli Doc), 3 di residuo organico, 2 di plastica, 20 di vetro e altrettanti di cartone.