Spenti i riflettori sul concerto di Alex Britti, protagonista ieri sera, domenica 15, dell’applaudito spettacolo finale in piazza Libertà, si è ufficialmente conclusa la 30a edizione di Friuli Doc, la più grande manifestazione della regione. Iniziate le operazioni di smontaggio degli stand presenti in ben 24 luoghi diversi, tra vie e piazze, del centro storico è tempo ora di bilanci per quella che a detta dell’amministrazione comunale è stata un’edizione ricca di soddisfazioni.
«Possiamo tranquillamente dire di aver sforato il tetto delle 500 mila presenze – commenta il vicesindaco e assessore alle Attività Produttive e Turismo, Alessandro Venanzi. Ma quel che conta veramente è il grado di soddisfazione dei tanti operatori che già a metà pomeriggio della domenica avevano in molti casi finite le scorte».
È il caso, ad esempio, del Tarvisiano che in Largo Ospedale Vecchio è stato costretto a spegnere i fuochi per mancanza di portate da servire. Dai monti al mare la soddisfazione è stata la medesima. Nello stand di Marano in piazza Venerio, atteso ritorno per questa edizione, basti ad esempio pensare che sono stati serviti, a domenica sera, più di 2 mila quintali di fasolari. Positiva anche la trasferta dei pescatori di Trieste che in piazza Garibaldi hanno servito pesce e dolci tipici e dove sono state esaurite già nel pomeriggio di domenica tutte le cappelunghe e le cozze gratinate.
«Friuli Doc è e resterà sempre una grande festa popolare – prosegue Venanzi -, ma è impossibile pensare che al giorno d’oggi basti un piatto servito in piazza per attirare migliaia di persone. Serve qualcosa in più come degustazioni, musica, cultura. Ingredienti che proprio per questo abbiamo voluto inserire per questa edizione e che hanno generato quel di più che ha fatto la differenza. Penso, solo per fare qualche esempio, all’ampia offerta musicale dislocata su 7 palcoscenici e oltre 65 concerti con la presenza di molti giovani gruppi del territorio, ma anche alla novità del Villaggio dello Sport in piazza Primo Maggio, sempre animata da tanti bambini e bambine alle prese con tanti sport diversi o alle tante degustazioni per assaporare le eccellenze del territorio andate sempre sold out».
«Il commento corale delle tante società sportive presenti in piazza Primo Maggio – racconta – è stato che finalmente la città si sta concretamente aprendo allo sport e, oltretutto in questo caso, in una grande vetrina come quella di Friuli Doc. Il sassolino che abbiamo voluto lanciare quest’anno – conferma – è quindi di buon auspicio per proseguire in modo sempre più strutturato verso le risposte più adeguate a quella che è un’esigenza sempre più sentita dai giovani, ovvero abitare gli spazi della città per delle attività all’aria aperta all’insegna della socialità e dei sani valori che lo sport sa trasmettere».
Tra le novità di quest’anno, oltre a Marano, anche il Sistema San Daniele, decisamente soddisfatti, come hanno confermato i responsabili dello stand in piazza Venerio dove sono state servite oltre 2 mila porzioni del famoso crudo di San Daniele. Prima volta a Friuli Doc anche per alcuni artigiani, come per esempio i birraioli di Trivignano che in piazza XX Settembre hanno esaurito già domenica a pranzo i 20 fusti della cambusa. Anche Savorgnano del Torre è rimasto senza approvvigionamenti del richiestissimo cervo, sold out anche i cais di Trivignano. Successo oltre le aspettative anche per le Pro Loco del collinare presenti sul piazzale del castello. «Con il tempo così incerto – hanno confermato i referenti delle Pro Loco – non pensavamo ci fosse così tanta gente. Qui sono rimasti tutti soddisfatti dai numeri sicuramente superiori rispetto allo scorso anno».
Per la trentesima edizione di Friuli Doc anche l’apparato dedicato alla prevenzione e al pronto intervento è stato imponente, con un’ala di Corte Morpurgo che si è trasformata in una vera centrale operativa. Nella 4 giorni di festa udinese sono stati centinaia i volontari di Croce Rossa (150 al giorno, 50 per ogni turno di 8 ore) impegnati e pronti a intervenire in caso di necessità tra le vie del centro storico della città. Parlando di numeri, il bilancio è positivo: le squadre impiegate, 4 ambulanze con 3 infermieri e 1 medico sempre presenti, 2 squadre appiedate e un’auto medica, hanno prestato soccorso in tutto 27 volte, con 22 persone che sono state trattate sul posto o al centro medico di Palazzo Morpurgo per malori lievi.
Una grande festa, quella di Friuli Doc, che voluto puntare molto anche sulla sostenibilità. I 25 mezzi in più della Net e la quarantina di addetti impiegati per la manifestazione hanno garantito una città pulita ad ogni mattina, con un lavoro incessante di raccolta di rifiuti (a lunedì mattina i quintali raccolti nella quattro giorni ammontavano a 97,5). Sostenibilità anche nell’uso di posate compostabili, utilizzate da tutti gli stand di Friuli Doc.
Anche l’iniziativa all’insegna dell’inclusività pensata in collaborazione con l’Associazione Io CI Vado APS ha riscosso un discreto successo, facendo en plein in ognuna delle visite guidate con mezzi inclusivi organizzate alla scoperta del centro storico udinese durante Friuli Doc. a guidare i mezzi erano i volontari del progetto “In Bici contro la solitudine”.
Durante la manifestazione le stesse biciclette inclusive e mobility scooter messi a disposizione da Willeasy srl e Mobilità e Benessere sono stati affittati gratuitamente e utilizzati da più di 60 persone tra venerdì, sabato e domenica. In tutto sono perciò più di un centinaio le persone con difficoltà motorie o disabilità che hanno potuto godere della manifestazione grazie all’iniziativa.