Programmatori, sistemisti, ingegneri di rete, ma anche matematici e fisici, formati e da formare: nell’ambito Information Communication Technology sono una trentina le posizioni richieste dalle imprese ICT e Digitali del Parco Scientifico e Tecnologico “Luigi Danieli” di Udine, ma non si trovano candidati.
Friuli Innovazione lancia un grido d’allarme: le nostre imprese non riescono a crescere
E’ questo il grido d’allarme del Direttore di Friuli Innovazione, Fabio Feruglio: “In Europa entro il 2020 mancheranno più di 800.000 laureati in ICT (e-skills, digital skills), ma anche qui siamo in sofferenza. – dichiara Feruglio – Al Parco Scientifico e Tecnologico di Udine c’è una rilevante presenza di imprese ICT, molte nate dall’incubatore Techno Seed, altre si sono insediate al Parco proprio per essere in stretto contatto con altre imprese e startup ICT e sviluppare collaborazioni e sinergie. Queste imprese costituiscono un polo di competenze e offerte innovative per medie e grandi aziende, ma oggi la criticità è reperire risorse. Ci siamo incontrati la settimana scorsa per definire azioni comuni da avviare con urgenza. Erano presenti una ventina di imprese, all’incontro ha partecipato anche l’Università di Udine con il prof. Chittaro e alcune selezionate imprese non insediate ma sempre del network di Friuli Innovazione.
Tutti hanno bisogno di risorse non solo senior, ma anche junior da formare”.
Stiamo valutando diverse azioni per risolvere questa situazione, da corsi di formazione ad hoc basati sulle esigenze delle imprese, ad incontri evento tipo Challenge o Hackathon, una competizione tra sviluppatori, programmatori e informatici, finalizzata proprio ad individuare professionisti da assumere all’interno del network di Friuli Innovazione, che avevamo già organizzato con successo nel 2015.