E’ scontro aperto in Friuli Venezia Giulia fra il Pdl e l’assessore regionale dello stesso partito Alessia Rosolen, alla quale gli esponenti triestini del partito contestano la partecipazione alle iniziative pubbliche dell’associazione ‘Un’altra Triesté, guidata dall’ex assessore comunale Franco Baldelli, che, non più del Pdl, potrebbe ora condidarsi alla carica di sindaco in contrapposizione proprio al Pdl. Lo scontro, che oggi ha avuto toni molto aspri, rischia di creare difficoltà alla Giunta regionale di centrodestra guidata da Renzo Tondo (Pdl) e ha indotto, in serata, l’europarlamentare Debora Serracchiani, segretaria regionale del Pd, a dire che l’affaire Rosolen “é la chiara trasposizione sul piano regionale di una vicenda che vediamo ogni giorno su quello nazionale, e che ha Fini per protagonista”. Per Serracchiani, infatti, “nel Pdl non c’é spazio per voci dissonanti e appena uno esce dal coro scatta subito la normalizzazione e la demonizzazione. E’ in questione – è l’analisi dell’eurodeputato – il concetto basilare di che cosa sia un partito e di come debba vivere la sua democrazia interna, che è specchio dell’idea di democrazia che quel partito si augura per il Paese”. Il ‘caso Rosolen’, dopo essere rimasto sopito per qualche mese, è scoppiato martedì scorso in una riunione di assessori e consiglieri regionali del Pdl, convocata dal Presidente della Giunta Tondo. Quando Rosolen ha preso la parola, gli esponenti triestini del partito hanno lasciato la sala chiedendo un chiarimento sulle posizioni politiche dell’assessore e sulla sua partecipazione all’associazione ‘Un’altra Triesté. Ad ammettere la valenza politica dello scontro è stato lo stesso Tondo che ha parlato dell’assessore della sua Giunta come di “un problema politico” e si è riservato qualche giorno di tempo per decidere sul da farsi, Nel frattempo, però, la Lega Nord, che fa parte della maggioranza regionale, ha stoppato l’ipotesi di una semplice sostituzione di Rosolen in Giunta (“Se salta si ridiscute tutta la Giunta”, ha detto il capogruppo del Carroccio in Consiglio Regionale, Danilo Narduzzi) e sono stati avviati vari tentativi di ricomposizione della frattura. Fino a oggi, quando i toni si sono fatti più aspri, nonostante Tondo abbia incontrato per qualche minuto Rosolen e abbia rivolto un appello affinché “ciascuno rimuova i personalismi” che – a suo parere – hanno alimentato l’intera vicenda. Il coordinatore regionale del Pdl, isidoro Gottardo, infatti, ha detto che “Rosolen non è il primo dei problemi” del Pdl e l’assessore ha subito replicato dicendo che “non è mettendo la testa sotto la sabbia, come sta facendo Gottardo da dieci mesi, che si risolvono i problemi”. Rosolen ha ammonito Gottardo invitando a “fare attenzione, perché – ha detto – il vero problema non sono io ma il Pdl locale, da tempo in fase di avvitamento”. La risposta di Gottardo (“Rosolen alza i toni dello scontro e della provocazione”) ha tutta l’aria di un annuncio in vista di una riunione dell’intera maggioranza, già convocata per il 28 maggio, quando sicuramente sarà data una risposta all’affaire Rosolen. (ANSA).
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