Friuli: Tondo, nuove deleghe. Cultura alla Lega?

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E’ formalmente partita la ‘fase due’ della Giunta regionale del Friuli Venezia Giulia guidata da Renzo Tondo (Pdl). Il ‘via libera’ alla ristrutturazione dell’apparato regionale e, di conseguenza, alla ricalibratura delle deleghe tra gli assessori – a meta’ mandato – e’ giunto in serata, a Udine, alla fine di un incontro al quale, oltre al Presidente Tondo, hanno partecipato i coordinatori regionali del Pdl, Isidoro Gottardo e Roberto Menia, il segretario della Lega Nord, Pietro Fontanini, e i capigruppo del Pdl e dell’Udc in Consiglio regionale. Assente, giustificato, perche’ convocato a Roma, il segretario regionale dell’Udc, Angelo Compagnon. Sul tappeto la cosiddetta ‘riforma Garlatti’ affidata all’assessore alla Funzione publica dallo stesso Tondo circa un mese fa, prima che un vertice analogo naufragasse per le critiche della Lega Nord. ”Mi pare che non ci sia la voglia di accelerare – aveva allora detto Fontanini – e cosi’ non si va da nessuna parte”. Il risultato fu un freno all’azine politica e, come nel gioco dell’oca, tutti ritornarono al punto di partenza. La diplomazia si rimise in moto e nelle ultime settimane il risultato e’ stata la ricucitura dei rapporti che ha portato alla ”piena soddisfazione” della Lega Nord. ”Noi siamo disponibili a dare il massimo contributo alla razionalizzazione della macchina amministrativa regionale – ha detto Fontanini in serata – anche perche’ i problemi che avevamo posto sono venuti al pettine. E tutti hanno riconosciuto che quanto da noi sollevato era vero e corrispondeva a qunto previsto nel programma elettorale”. La riforma Garlatti – per quanto si e’ appreso – punta alla razionalizzazione delle direzioni regionali che da 16 dovrebbero scendere a dieci. Di conseguenza anche le deleghe agli assessori dovrebbero cambiare. E qui il gioco si fa piu’ duro. Ma Menia ha rassicurato. ”Siamo persone responsabili – ha detto – e alla fine troveremo l’accordo”. Fontanini non si e’ voluto addentrare in questa problematica. ”Il Presidente della Giunta e’ Tondo – ha ribadito – e quindi spetta a lui decidere. Noi abbiamo dato il nostro assenso alla linea strategica”. Secondo quanto si e’ appreso, pero’, il Turismo non passerebbe alla Lega che perderebbe le Autonomie locali per prendersi le Infrastrutture. Ma lo stesso Tondo non ha voluto aggiungere nulla su questo aspetto del problema che, verosimilmente, sara’ quello piu’ difficile da regolare. ”Nel corso dell’incontro con la coalizione – ha detto Tondo all’ANSA a fine incontro – ho ricevuto ampio mandato ad attuare, come da programma, la riforma dell’ amministrazione regionale”. ”La riforma – ha spiegato Tondo – comprendera’ una riorganizzazione piu’ funzionale delle direzioni con il dichiarato obiettivo di ridurre la spesa e aumentare l’efficacia dell’ amministrazione”. ”Dalla riorganizzazione e semplificazione delle direzioni regionali – ha aggiunto Tondo – conseguira’ anche una parziale riassegnazione delle deleghe assessorili. Nei prossimi giorni – ha aggiunto Tondo – avviero’ una verifica delle procedure con l’ obiettivo di dare rapido compimento al percorso avviato”. La ‘fase due’, insomma, e’ decisa. Ora bisognera’ vedere i tempi di attuazione. Quello che e’ certo e’ che gli assessori – a meno di casi eclatanti – non cambieranno. Si avra’ pero’ una diversa redistribuzione delle deleghe e qualcuno perdera’ qualche cosa, mentre altri aggiungeranno a quelle che gia’ hanno altre deleghe. I tempi? ”Dovranno essere brevi – ha spiegato Fontanini – perche’ c’e’ molto da fare”. Verosimilmente tutto dovra’ concludersi prima della pausa estiva. E cosi’ Tondo riparte e rilancia la sua sfida. Cioe’ quella di ridurre la spesa pubblica regionale. Se riuscira’ nell’impresa potra’ presentarsi a Roma con una carta in piu’ e chiedere con maggiore forza lo ‘sblocco’ dei finanziamenti per la terza corsia dell’autostrada A4, per la piattaforma logistica del porto di Trieste, per il Corridoio V, per le nuove competenze. In definitiva per mettere in sicurezza un bilancio messo a dura prova dalla crisi e dalle mancate ”risposte” di Roma. A partire dalla partita sulle pensioni assegnata alla regione da una sentenza della Corte costituzionale che il ministro Giulio Tremonti fa finta di non conoscere. (ANSA).

Secondo indiscrezioni di stampa la ridistribuzione delle deleghe dovrebbe portare Massimo Garlatti a essere “promosso” assessore anche alle autonomie locali. L’assesorato alla cultura verrebbe assegnato a Federica Seganti della Lega Nord, mentre all’attuale assessore Molinaro resterebbe Università, politiche giovanili, e verrebbe assegnato il referato al Welfare. in ballo anche l’assessorato alla Protezione Civile che dopo il passaggio da Lenna a Riccardi potrebbe andare a De Anna. Il turismo, uno dei vulnus del contendere, potrebbe essere diviso assegnando a Claudio Violino (Lega) il turismo enogastronomico mentre anche la promozione sportiva potrebbe essere assegnata a De Anna, già assessore allo Sport.