«Nella nostra relazione introduttiva a questa Finanziaria avevamo detto testualmente: “Fatta salva la scelta obbligata di impostare la manovra finanziaria 2014 in due fasi, riteniamo ancora una volta di matrice attendista, o più francamente pavida, la decisione di dare immediata copertura alle spese correnti, rimandando alla seconda fase, successiva all’accertamento dell’avanzo, ogni investimento”. Avevamo omesso di leggere “ai limiti della vigliaccheria” che stava comunque scritto nel nostro testo. Ora, alla luce di quanto ascoltato e visto in questi giorni in Consiglio regionale, siamo contenti di aver scritto quelle parole». In questo modo la capogruppo del MoVimento 5 Stelle Elena Bianchi ha spiegato non solo il parere assolutamente contrario dei 5 stelle a questa manovra finanziaria, ma anche la decisione di abbandonare l’Aula, rinunciando al voto dell’articolo incriminato.
«La nostra apertura di credito era data dall’intenzione, annunciata dalla giunta Serracchiani e dalla maggioranza di centrosinistra, di togliere tutte le poste puntuali e di raggruppare le magre risorse disponibili in pochi e ben definiti capitoli di spesa. Purtroppo – sottolinea Elena Bianchi – è bastata una settimana di dibattito sui giornali “et voilà” ci siamo ritrovati tutte le poste puntuali all’interno di un emendamento presentato addirittura dal Consiglio. Questa modo di fare politica, che prende in giro i cittadini, ci trova assolutamente in disaccordo. Per questo, in segno di protesta, abbiamo deciso di uscire dall’Aula».