“La nostra è la Regione con la situazione migliore del Nord Italia, anche grazie all’importante azione di screening, le cui curve dimostrano che gli andamenti dell’esecuzione dei tamponi nelle case di riposo è analogo a quello sul resto della popolazione. Per quanto riguarda il rapporto standardizzato di incidenza del virus, il Friuli Venezia Giulia si attesta allo 0,41 rispetto al parametro di riferimento della media Italia (1), ovvero ben al di sotto di essa e delle altre regioni del Nord”.
Lo ha detto il vicegovernatore del Friuli Venezia Giulia con delega alla Salute, Riccardo Riccardi, analizzando l’andamento dell’epidemia durante il confronto di oggi in videoconferenza con i rappresentanti sindacali di pensionati.
“Per quanto riguarda le strutture per anziani, quelle di grandi dimensioni che sono state capaci di mettere in atto modelli organizzativi adeguati all’emergenza, sono riuscite a contenere la diffusione del virus, mentre sarà necessario una riflessione complessiva sulle altre dimensioni. Il dato aggiornato al 5 maggio evidenzia 676 contagiati nelle case di riposo, dei quali circa il 25% risulta già guarito, mentre i decessi sono 151 con un’età media di 87 anni. Di questi, 103 sono avvenuti nelle case riposo e 48 in ospedale. A Trieste sono decedute 78 persone, a Udine 53 e 20 a Pordenone; questi dati evidenziano come il territorio con il rapporto tra contagi e decessi più alto sia quello pordenonese (28,2%), seguito da Udine (26,6%), mentre Trieste ha il 19,5%”.
Riccardi ha quindi evidenziato che “la futura sfida al Covid-19 si fonda su due pilastri: utilizzare i dispositivi di protezione individuale e aumentare la strategia di contenimento del virus, sfruttando anche l’innovazione tecnologica. Una volta terminata l’emergenza, dovremo però cogliere l’occasione per ricalibrare l’offerta ospedaliera e migliorare quella territoriale. Per quanto riguarda gli anziani, il sindacato dei pensionati sarà un interlocutore importante”.