Proseguono a Cinemazero le proiezioni settimanali che scandiscono un ideale count down verso la X edizione dell’unico festival italiano dedicato all’inchiesta nelle sue diverse forme, Le Voci dell’Inchiesta, che presenterà tra il 5 il 9 aprile una selezione delle migliori produzioni internazionali di cinema del reale dell’ultimo anno, con grandi anteprime italiane di pluripremiati lavori selezionati tra i più prestigiosi festival mondiali del documentario e non solo, come il Sundance Film Festival, l’IDFA di Amsterdam, il Cinema Du Reel e molti altri.
In attesa del festival, Cinemazero presenta in queste settimane il ciclo di appuntamenti “Aspettando le Voci” un assaggio di cinema del reale con esclusivi documentari dai migliori festival del mondo e la presenza di registi e giornalisti per scoprire alcuni temi della decima edizione del Festival. Attesa giovedì 23 febbraio alle 21.00 la proiezione della scioccante ricostruzione della tragedia di Fukushima firmata da Matteo Gagliardi “Fukushima: a nucelar story”, una produzione Teatro Primo Studio – Film beyonde, con la sceneggiatura di Christine Reinhold, lo stesso Matteo Gagliardi e il giornalista Pio d’Emilia, atteso ospite della serata a Pordenone. Il corrispondente di Sky TG24, in Giappone da ormai oltre 30 anni, decide di partire immediatamente appreso della tragedia per raggiungere le zone colpite dallo tsunami: sarà il primo giornalista straniero ad arrivare sulla zona del disastro. Le sue testimonianze dirette rivivono insieme alla ricostruzione di quanto avvenuto in quei giorni e soprattutto di quanto è stato occultato dalla TEPCO, società proprietaria della centrale, stimolando una riflessione sull’attualità del mestiere dell’inviato. “Fukushima: A Nuclear Story” offre un punto di vista totalmente inedito della tragedia, narrata dalla voce di Massimo Dapporto per la versione italiana e Willem Dafoe nella versione inglese.
In un’intervista inedita l’ex Primo Ministro Naoto Kan rivelerà come Tokyo, e probabilmente il Giappone, si siano salvati per un caso fortuito da una catastrofe ben più grande. Il regista descrive tramite la ricostruzione dei Disegni Manga l’impatto dei tragici eventi rendendoli più comprensibili alle nostre sensibilità. “Fukushima: A Nuclear Story” non è solo un film su Fukushima, piuttosto Fukushima è l’incidente, l’evento che ha generato la storia narrata. La questione in gioco è se sia giusto produrre energia e con quali costi e rischi. E se questi rischi abbiano la priorità nelle valutazioni di realizzazione delle centrali nucleari rispetto ai profitti economici di chi le costruisce e gestisce. E’ la storia di una valvola rottasi per caso che ha salvato il Giappone da una ben più grande tragedia. Quanto sono sicuri gli impianti delle centrali nucleari? Quanto conosciamo di questi impianti? E della loro manutenzione, uso e sicurezza? I giornalisti stranieri, e così il mondo intero, hanno dovuto attendere due anni perché fosse loro permesso di entrare nella Centrale nucleare Fukushima Daichii e di poter vedere che cosa fosse realmente accaduto. A Chernobyl questa possibilità non fu neanche data per lunghissimo tempo. Il popolo giapponese per la prima volta è sceso in piazza per chiedere la verità e il diritto di conoscere, e conoscere ha permesso loro di decidere per il proprio paese e per la propria sicurezza.
“Aspettando le Voci” prosegue tutti i giovedì fino al prossimo 30 marzo. I prossimi appuntamenti presenteranno Les Sauteurs, premio della giuria ecumenica alla Berlinale 2016 (2 marzo – introduce Andrea Segre), Sonita, premio del pubblico Documentary Film Festival Amsterdam 2016 (8 marzo – in occasione della giornata Internazionale della donna, interviene Najmeh Musavi Piambari, attivista iraniana), Il fiume ha sempre ragione, premio del pubblico al Biografilm Festival 2016 (16 marzo – alla presenza di Silvio Soldini), Lo and Behold internet: il futuro è oggi, premiato al Munich Film Festival (23 marzo – introduce Giorgio Jannis), Life Animated, candidato all’Oscar 2017 per il documentario (30 marzo).