Trieste, 20 giu – Piena condivisione da parte dell’assessore
alla Cultura del Friuli Venezia Giulia, Gianni Torrenti, del
discorso pronunciato stasera dalla console generale della
Repubblica di Slovenia a Trieste, Ingrid Sergas, durante il
ricevimento al Centro triestino del libro in occasione del Dan
drzavnosti, la festa nazionale slovena con cui si ricorda il 25
giugno 1991, quando il Parlamento di Lubiana approvò la
Dichiarazione d’Indipendenza.
“Ho apprezzato – ha commentato Torrenti – soprattutto due
passaggi. Innanzitutto l’invito alle amministrazioni ad
accelerare le attività a completamento di quanto previsto dalle
norme di tutela per la comunità slovena in Italia e poi l’appello
rivolto alle organizzazioni slovene di innovarsi e rendere più
attuali le loro iniziative”.
L’intervento di Sergas è stato anche un bilancio dei tre anni e
mezzo passati a capo del consolato sloveno nel capoluogo di
regione. La rappresentante diplomatica, infatti, tra pochi giorni
assumerà un nuovo incarico al ministero degli Esteri di Lubiana.
“Il mandato di tre anni e mezzo di Ingrid Sergas, che saluto con
affetto e gratitudine, è stato segnato da numerose iniziative di
collaborazione, tra le quali vanno sicuramente ricordati gli
incontri del Comitato congiunto Friuli Venezia Giulia-Slovenia”,
ha aggiunto Torrenti.
“È inoltre un vero piacere – ha evidenziato l’assessore –
constatare la mole di progetti transfrontalieri e le altre forme
di collaborazione in atto con la Slovenia, segno dell’alto
livello di rapporti che ci permettono di crescere assieme, nella
consapevolezza che è l’Unione europea, malgrado tutte le attuali
difficoltà, la cornice migliore per instaurare un legame duraturo
di amicizia, pace e reciproco rispetto. Saluto quindi la console
con affetto e gratitudine”.
All’odierno ricevimento hanno preso parte, tra gli altri, i
consiglieri regionali Igor Gabrovec e Stefano Ukmar, i sindaci di
Trieste e Monrupino, Roberto Dipiazza e Marko Pisani, il rettore
dell’Università di Trieste, Maurizio Fermeglia, e numerosi
esponenti delle organizzazioni slovene in Italia, oltre a tanti
rappresentanti del mondo della cultura venuti a celebrare il
ricordo del 25 giugno 1991, quando la Slovenia divenne
indipendente.
“Anche per gli sloveni nella nostra regione – ha infine ricordato
Torrenti – quella scelta fu fondamentale: sfilarsi da una grande
federazione, come lo fu la Jugoslavia, poté sembrare rischioso,
tuttavia oggi, a distanza di 27 anni, sappiamo che la svolta
democratica e l’avvio dei processi di integrazione europea aprì
alla Slovenia la strada verso successi straordinari, tra i quali
ci sono anche le tante belle pagine di amicizia scritte di
recente lungo il nostro confine. Dalla proclamazione
d’indipendenza è iniziato per tutti noi, italiani e sloveni, un
processo che ci ha portato a superare le divergenze del passato e
a immaginare, finalmente, un futuro comune”.
ARC/PV/fc
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