“Abbiamo constatato concretamente il valore aggiunto dato dal lavorare assieme. I Gruppi di lavoro e le Commissioni istituite stanno producendo tante idee e iniziative individuando, al contempo, ampi spazi di miglioramento”.
È apparso soddisfatto Gianpietro Benedetti, presidente di Confindustria Udine, che, questa mattina, a palazzo Torriani, unitamente ai vertici associativi, è intervenuto alla conferenza stampa indetta dagli Industriali friulani per riassumere le attività svolte, i risultati raggiunti e gli obiettivi a medio-lungo termine dei Gruppi merceologici e delle Commissioni consultive in cui si compone l’Associazione.
Nel suo intervento, Benedetti si è, tra l’altro, soffermato sulla necessità di lavorare con la Regione e con Roma per aggiornare i termini dell’immigrazione organizzata di personale specializzato, unico strumento a disposizione, nel breve-medio periodo (“Le politiche sulla scuola e sulla natalità avranno effetto tra una ventina di anni”), per contrastare la cronica assenza di manodopera del nostro sistema produttivo. “Dovremo seguire il modello della Germania – ha aggiunto – affinché, anche in Italia, ad un saldatore o un edile specializzato straniero venga immediatamente riconosciuta la sua specializzazione”.
L’intervento di Benedetti è stato tutto improntato alla concretezza: “Facciamo bene a parlare di start up ma poi – ha aggiunto – queste, che sono utili per far emergere la creatività, devono essere finanziate. Ed ancora. Prima ancora di parlare di scuola dobbiamo pensare all’orientamento per permettere ai ragazzi di capire dove possono esprimere al meglio i loro talenti”.
Il presidente ha chiuso il suo intervento con un breve cenno alla congiuntura economica. “Ci aspettano due duri anni di down dove probabilmente assisteremo a una selezione di competitività. È inutile lamentarsi, sappiamo che un nuovo momento critico è in arrivo, come già accaduto in passato. È opportuno invece che le imprese diventino sempre più internazionali per affrontare la crisi attuale e quelle che verranno”.
È stata poi la vicepresidente Anna Mareschi Danieli a fare un sintetico punto sulle attività svolte e sui principali progetti dell’Associazione, non prima di aver ricordato come i vertici associativi di Confindustria Udine siano un team composto da oltre 40 imprenditori che mettono a disposizione delle imprese associate e del territorio il loro tempo e la loro esperienza oltre che la loro energia per stimolare il settore industriale al miglioramento continuo. Nel lavoro di squadra non c’è mai la somma aritmetica dei componenti: il totale può essere o minore o maggiore degli addendi. Nel caso di Confindustria Udine il team ha portato un valore aggiunto molto maggiore e lo testimonia anche il 10% in più degli iscritti nell’ultimo anno”.
Mareschi Danieli, per necessità di sintesi, ha elencato solo i punti più significativi dell’attività di Confindustria Udine, comunque dopo due lunghe ore di interlocuzione con ciascun capogruppo e ciascun leader di Commssione, in particolare nei seguenti settori strategici, di emergente attualità ed interesse per le imprese del territorio: energia, orientamento e formazione, reclutamento qualificato e manodopera specializzata, innovazione e start up, supporto alla famiglia e alla natalità.
L’elenco ha ricompreso: la costituzione di un Comitato Tecnico di emergenza per il gas; la redazione di un documento sull’efficientamento energetico; il monitoraggio sul possibile shortage di gas per il periodo invernale; lo studio di fattibilità per la realizzazione di una Comunità Energetica Rinnovabile (CER) su scala industriale; la creazione della piattaforma Creiamo Valore per il matching tra domanda e offerta di lavoro, il progetto Educability (Education+ Sustainability) per la creazione di centri educativi 0-3 anni all’interno delle aree industriali; l’apertura di due filiali di Friuli Innovazione a Zagabria e Belgrado; la missione in Marocco prevista per marzo 2023; l’iniziativa Stages.it per gli istituti tecnici e professionali; i master universitari – il Master Level Up; il progetto StartUp e l’avvio del programma Startup Academy; il progetto iNEST-Inyterconnected Nord-Est Innovation Ecosystem, finanziato dal PNRR Ecosistema Innovazione complessivamente con 110 milioni di euro; la prosecuzione del progetto Advance Digital Manufacturing Valley; l’intelligenza artificiale con la presenza dell’Associazione, assieme a 14 imprese associate, al World AI Cannes Festival 2023, il più importante evento mondiale di settore; il progetto idrogeno transfrontaliero in cui Confindustria Udine è in prima linea per sviluppare il maggiore impiego e diffusione di tecnologie basate sull’idrogeno; la task force sul fotovoltaico; il coordinamento per la creazione di un basket bond in materia finanza per la crescita delle imprese e la defiscalizzazione per le madri lavoratrici. “Attenzione – ha precisato su questo punto Mareschi Danieli – non ho detto donne, perché donne e uomini sono uguali fino a quando le donne non diventano madri, a maggior ragione se hanno più di un figlio. Questo dovrà incidere sia sul bilancio familiare, riducendo i contributi a carico della lavoratrice, che a livello di bilancio aziendale attraverso appunto la riduzione dell’IRES o il credito di imposta”.
Dal canto suo, il vicepresidente vicario Piero Petrucco, nella sua qualità di presidente della Commissione Cultura, ha ricordato come mercoledì 7 dicembre sarà inaugurata e aperta alla cittadinanza la Torre di Santa Maria, al cui interno sarà ospitata la Vetrina dell’Ingegno.
“Sarà un luogo per aprire Confindustria alla città. La Vetrina dell’Ingegno – ha aggiunto Petrucco – ha come scopo raccontare, valorizzandole, storia e caratteristiche costitutive delle attività produttive industriali del nostro territorio, accompagnando le aziende nel recupero, nel mantenimento e nella comunicazione della propria storia. Ci rivolgiamo soprattutto ai giovani per far capire loro i valori dell’impresa, che ha anche valori culturali molto elevati, e che con la Vetrina cercheremo di esplicitare al meglio”.
Infine, il vicepresidente Dino Feragotto ha parlato del progetto “Impresa futuro” che ha l’obiettivo – nello stesso contesto della Torre di Santa Maria – di dare una visione del futuro dell’industria seguendo i dettami dell’industria 5.0 e della società 5.0. Alla base ci sarà l’approfondimento dell’evoluzione della società e delle tecnologie abilitanti, ricordando però che l’uomo è sempre al centro del sistema e che la priorità finale è sempre quella della sostenibilità ambientale e sociale. Tra gli stakeholders del progetto c’è, in primis, l’Università di Udine, ma l’iniziativa si rivolge proprio a tutti, soprattutto ai giovani, esortati da Feragotto ad osare in maniera provocatoria e ad immaginare qualcosa che ancora non c’è”.