I ginecologi e le ostetriche italiane tornano in stato di agitazione, con la prospettiva di poter arrivare a un nuovo sciopero nazionale. Lo annunciano le associazioni di categoria. Tra pochi giorni sarà un anno dal primo sciopero nazionale della ginecologia italiana, che ha bloccato l’attività di sale parto pubbliche e private in tutta Italia. Due le richieste dell’epoca: messa in sicurezza dei punti nascita e una nuova legge sulla responsabilità professionale per limitare il contenzioso medico legale. ”A distanza di un anno – rilevano le organizzazioni di categoria – nulla di quanto richiesto dai medici è stato attuato”. Per questo i ginecologi e le ostetriche tornano in stato di agitazione. Motivazioni, proposte e richieste saranno illustrati nel corso di una conferenza stampa che si terrà a Roma il 12 febbraio.
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