Ritorna nel Circuito ERT, dopo le date di inizio 2020, Hollywood Burger, commedia scritta da Roberto Cavosi e prodotta dalla Contrada di Trieste. Lo spettacolo che ha per protagonisti Pino Quartullo, anche regista della pièce, e Giobbe Covatta, aprirà le stagioni 2021/2022 di Grado e Prata di Pordenone, rispettivamente venerdì 5 novembre alle ore 20.45 all’Auditorium Biagio Marin e sabato 6 novembre alle 21.00 al Teatro Pileo. Sui due palchi regionali, assieme a Quartullo e Covatta, salirà anche Fausto Caroli.
Il testo di Cavosi è ambientato in una mensa per artisti degli Studios di Hollywood. I due protagonisti, Leon e Burt, sono degli attori alla deriva ma tenacemente aggrappati al sogno del cinema. Sono due mitomani e snocciolano aneddoti con Stanley, Jack, Robert, Francis, Al, Ridley, Meryl, Giulia: sono classici “name-dropper” (quelli che “snocciolano” i nomi dei personaggi più famosi come fossero intimi amici). Forse sono anche bravi attori ma il destino si è accanito contro di loro; sono due tipiche vittime del sistema hollywoodiano. Leon avrebbe potuto essere il protagonista di 2001 Odissea nello spazio, il capolavoro di Stanley Kubrick, ma era totalmente nascosto in un travestimento da scimmia; Burt ha preso parte a molti film di successo (Il Padrino, Casablanca, Dracula), ma la sua parte è stata sempre irrimediabilmente tagliata in fase di montaggio. E così quei film “mancati”, famosissimi, mitici, in cui hanno lavorato senza poter essere riconoscibili o da cui sono stati poi fatti fuori, diventano un viaggio nei ricordi.
Il pubblico non saprà mai se quello che si confidano è frutto di una crudele realtà o di una delirante follia ma le loro frustrazioni, le loro aspettative disattese di una improbabile carriera cinematografica, li rendono così tragici da farli diventare esilaranti, eroici clown beckettiani del nostro mondo.
Un mondo che ti lusinga per tradirti e dal quale è bene rubare anche le più piccole briciole di felicità, perché è solo su quelle che si può costruire, come insegnano Leon e Burt, la propria vita e la propria dignità.