“Le vittime delle mafie sono per tutti noi un esempio che ogni giorno ci ricorda quanto sia necessario non abbassare mai la guardia di fronte ad una piaga del nostro Paese, davanti alla quale è necessaria unità e coesione per poterla contrastare efficacemente”.
Lo ha detto l’assessore regionale alle Risorse agroalimentari Stefano Zannier a margine della manifestazione svoltasi oggi a Pordenone nei pressi del Tribunale in occasione della giornata nazionale per le vittime della mafia. L’iniziativa è stata organizzata dalla sezione provinciale dell’Unione nazionale mutilati e invalidi per servizio istituzionale, sodalizio guidato dal neopresidente Giorgio Romano.
Alla presenza del prefetto Domenico Lione, del sindaco della città Alessandro Ciriani, del sottosegretario Vannia Gava e del componente della commissione nazionale antimafia Luca Ciriani, la manifestazione si è aperta con la deposizione di una corona di alloro al monumento che commemora tutte le vittime della criminalità organizzata, seguita dai discorsi ufficiali delle autorità presenti.
L’assessore regionale ha voluto porre in evidenza il messaggio senza tempo che continuano a trasmettere quanti hanno perso la vita per mano della mafia. “Ricordare in questa giornata nazionale i servitori dello Stato, le persone comuni, gli imprenditori e gli uomini di Chiesa che sono morti per difendere, con coraggio, il senso e il valore dell’onestà è un dovere prima di tutto istituzionale ancor prima che morale. Queste persone rappresentano per tutti noi un modello a cui dobbiamo guardare poiché la grandezza della loro rettititudine è stata pagata a caro prezzo con la vita”.
“La coltivazione della memoria – ha aggiunto Zannier – è quindi un atto di civiltà, non solo per i familiari delle vittime ma anche per le nuove generazioni che magari non hanno vissuto momenti tragici della storia del nostro Paese. Ed è per questo che ringrazio l’Unione nazionale mutilati e invalidi per servizio istituzionale che con manifestazioni come quella di oggi aiutano a mantenere vivo il ricordo nei confronti di chi, a costo della vita, non ha voluto piegarsi ad un fenomeno sempre più dilagante che oggi riguarda purtroppo ogni angolo del Paese”
Posted inCRONACA