Duro attacco all’indirizzo di Palazzo D’Aronco da parte del Segretario cittadino di Forza Nuova Lorenzo Mestroni in merito alla giornata dedicata alla lotta contro l’omofobia.
“La giornata di oggi, promossa dal Comune di Udine, e’ un’iniziativa che tramite il concetto di discriminazione, promuove ideologicamente la legge Scalfarotto sull’omofobia, vero cavallo di troia che funge da apripista verso il matrimonio e le adozioni gay. Va ricordato che la definizione stessa di omofobia a livello giuridico è inesistente e quindi, in quanto la condotta da punire non è descritta in modo preciso, la libertà dei cittadini imputati per questo presunto reato, è rimessa nell’arbitrio del giudice ledendo ogni loro diritto. Chi dunque, come anche Forza Nuova esprimerà contrarietà alle unioni gay ed alle adozioni, potrebbe essere accusato ed addirittura processato, sempre per buona pace della libertà di pensiero s’intende.
La differenza tra Noi e loro è una ed è sostanziale: noi non siamo ossessionati dall’idea di doverci sposare, di fare figli, assicurando l’amore di un padre e quello di una madre; lo riteniamo giusto e lo salvaguardiamo, ma non per questo lo imponiamo in modo coercitivo, non facendo della nostra scelta sessuale una battaglia ideologica. Loro infatti pensano solo ai diritti di adulti egoisti che non si preoccupano dei bambini. Noi pensiamo al diritto del bambino di avere una padre ed una madre. Questa è la differenza tra Noi e loro.
Forza Nuova è profondamente contraria al matrimonio omosessuale, ma non si sognerebbe mai che, uno al contrario in quanto si trovi a favore, debba andare in galera dai sei mesi ai sei anni.” Mestroni riserva dure critiche anche all’operato del sindaco: “Honsell resterà nei ricordi degli udinesi come il sindaco che ha sudato sette camice sia per rendere Udine un bivacco per clandestini, sia per i riconoscimenti dei matrimoni omosessuali, i quali, secondo lui, sono vittime da parte della popolazione di una presunta omofobia latente. Honsell non si rende nemmeno conto che così dicendo – conclude Mestroni – involontariamente ammette che esiste solamente un inconscio sentimento di avversione verso i gay, che però di fatto non si concretizza. E’ quindi un processo alle intenzioni? Parrebbe di si, e non a caso l’Italia è, dopo l’Inghilterra, il paese meno omofobo d’Europa. Basta questo per sbugiardare il tentativo delle lobby gay di sovversione del modello famigliare e civile fino ad ora difeso, per realizzare quella rivoluzione etico-sessuale progettata per la nuova Europa.