L’EVENTO DI SABATO 24 E DOMENICA 25 OTTOBRE E’ STATO ANNULLATO
A Giulia Maria Crespi, scomparsa lo scorso luglio, è dedicata l’edizione 2020 delle Giornate FAI d’Autunno: mille aperture a contributo libero in 400 città in tutta Italia, organizzate per la prima volta in due fine settimana, sabato 17 e domenica 18, sabato 24 e domenica 25 ottobre. Anche quest’anno promotori e protagonisti sono i Gruppi FAI Giovani, ideali eredi e testimoni dei valori che per tutta la vita hanno guidato la Fondatrice e Presidente Onoraria del FAI – Fondo Ambiente Italiano: l’inesauribile curiosità, la voglia di cambiare il mondo e l’instancabile operosità per un futuro migliore per tutti. Ispirandosi a lei, i giovani del FAI – con la collaborazione delle Delegazioni e degli altri Gruppi di volontari della Fondazione – scenderanno in piazza per “seminare” conoscenza e consapevolezza del patrimonio di storia, arte e natura italiano e accompagneranno il pubblico, nel pieno rispetto delle norme di sicurezza sanitaria, alla scoperta di luoghi normalmente inaccessibili, poco noti o poco valorizzati in tutte le regioni: un caleidoscopio di meraviglie nella proposta effervescente del FAI e dei suoi delegati che reagiscono con ancor più energia e impegno, positività ed entusiasmo al periodo difficile che l’Italia sta attraversando (al fine di garantire la sicurezza di tutti è consigliata la prenotazione. Alcune aperture richiedono la prenotazione obbligatoria. Sul sito giornatefai.it sono indicate tutte le informazioni e le modalità di partecipazione).
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Storiche dimore signorili, castelli, giardini, sedi istituzionali, chiese, complessi conventuali e tante altre “chicche” come borghi, collezioni private, parchi, luoghi della produzione e del commercio solitamente riservati agli addetti ai lavori si sveleranno attraverso punti di vista insoliti e racconti che meraviglieranno i visitatori, soddisfacendo e, insieme, accrescendo il loro desiderio di sapere, la loro curiosità. Prendere parte alle Giornate FAI d’Autunno 2020 vuol dire non solo godere della bellezza che pervade ogni angolo del nostro Paese e “toccare con mano” ciò che la Fondazione fa per la sua tutela e valorizzazione; vuol dire soprattutto sostenere la missione del FAI in un momento particolarmente delicato. Tutti i visitatori potranno sostenere il FAI con una donazione libera – del valore minimo di 3 € – e potranno anche iscriversi al FAI online oppure nelle diverse piazze d’Italia durante l’evento. La donazione online consentirà, a chi lo volesse, di prenotare la propria visita, assicurandosi così l’ingresso nei luoghi aperti dal momento che, per rispettare la sicurezza di tutti, i posti saranno limitati.
In occasione delle Giornate d’Autunno anche i Beni del FAI si mostreranno da prospettive inconsuete. Saranno proposte al pubblico visite speciali dedicate in particolare agli interventi per la sostenibilità ambientale dei Beni e, più in generale, al patrimonio di natura, ambiente e paesaggio curato e valorizzato dalla Fondazione.
L’edizione 2020 delle Giornate FAI d’Autunno è resa possibile grazie al fondamentale contributo di importanti aziende illuminate. Ferrarelle, acqua ufficiale del FAI e Partner degli eventi istituzionali, presente con il suo Parco Sorgenti di Riardo nella lista dei luoghi visitabili e impegnata insieme alla Fondazione in importanti attività di sensibilizzazione sul corretto riciclo del materiale plastico. FinecoBank, realtà leader nel trading online e nel Private Banking, è il prestigioso Main Sponsor dell’evento perché da sempre sostiene il valore del patrimonio, Rekeep, principale gruppo italiano attivo nel facility management e amico del FAI dal 2018, che conferma il suo sostegno all’evento in qualità di Sponsor.
Grazie anche a Edison, da sempre vicina al FAI per la salvaguardia dei luoghi e delle realtà di interesse culturale, turistico e sociale presenti nel nostro Paese, Fondazione Leonardo-Civiltà delle Macchine, costituita da Leonardo nel 2018, che nasce per favorire il dialogo con la società civile, promuovere la cultura industriale e d’impresa, diffondere conoscenza e valorizzare il proprio patrimonio culturale e museale, e System Professional, brand di prodotti professionali haircare, per il primo anno accanto alla Fondazione con cui condivide la missione di prendersi cura della bellezza.
Grazie di cuore alle 128 Delegazioni, ai 101 Gruppi FAI e ai 4 Gruppi FAI ponte tra culture che hanno collaborato in modo virtuoso con i 96 Gruppi FAI Giovani, tanto desiderati dalla Fondatrice Giulia Maria Crespi e storicamente protagonisti delle Giornate FAI d’Autunno, per la realizzazione dell’evento. Nel 2020 la manifestazione vuole essere la festa di tutto il mondo FAI, vitale e attivo più che mai. Ad affiancare volontari giovani e non, ci saranno anche quest’anno gli Apprendisti Ciceroni, studenti della scuola di ogni ordine e grado che hanno scelto, autonomamente o con i loro docenti, di mettersi in gioco in prima persona per raccontare da protagonisti, anche solo per un giorno, le meraviglie del loro territorio.
Un ringraziamento particolare per il generoso sostegno alla buona riuscita della manifestazione alla Protezione Civile, da 13 anni vicina al FAI con i suoi volontari, che a ottobre promuove la campagna di comunicazione “Io non rischio” per diffondere la cultura della prevenzione dei rischi naturali e antropici presenti nel nostro Paese, e all’Arma dei Carabinieri per il loro contributo alla sicurezza dell’evento. Un sentito ringraziamento anche ai volontari della Croce Rossa Italiana che per la prima volta affiancano il FAI, garantendo un prezioso supporto in questo particolare periodo di emergenza sanitaria. Grazie alla Croce Rossa Italiana anche per aver concesso l’apertura del Parco di Villa Ceriana a Castagneto Po (TO) e del Treno ospedale “Centoporte” a Massa.
Ringraziamo infine in modo speciale i proprietari delle centinaia di luoghi aperti in aggiunta ai nostri Beni e le amministrazioni comunali che hanno accolto questa iniziativa, comprendendone l’importanza e il significato di ripartenza.
Tra le aperture più interessanti in FRIULI VENEZIA GIULIA sabato 24 e domenica 25 ottobre:
Aviano (PN)
Golf Club Castello di Aviano
Il Golf Club Castello di Aviano è situato nel parco di Villa Policreti, uno dei più bei parchi di tutta la regione che consta di 320 mila metri quadri di verde in posizione panoramica, trasformato in parco romantico nell’Ottocento dall’ingegnere e progettista di parchi e giardini Pietro Quaglia. In questo parco secolare si snoda il campo da golf, un percorso di quasi 6 chilometri arricchito da specchi d’acqua, piccoli boschi e colline verdeggianti. Accompagnati dai maestri di Golf Pordenone, i visitatori avranno l’occasione di muovere i primi passi nel mondo di questo sport, circondati dal verde e dal rigoglioso contesto alpino.
Azienda Agricola San Gregorio
L’azienda agricola San Gregorio è una piccola realtà della pedemontana pordenonese che vuole raccontare i sapori, i profumi e la storia del territorio. L’attività inizia nel 2009 e oggi le capre che donano quotidianamente il latte, lavorato poi nel laboratorio aziendale per produrre formaggi yogurt e gelato, sono circa un centinaio. Il nome “San Gregorio” si deve al fatto che nelle vicinanze sorge l’antica chiesa dedicata al santo, al cui interno si scorge l’affresco della Passione di Cristo di Gianfrancesco da Tolmezzo (fine XV sec.). L’azienda ha vinto il primo premio alla rassegna nazionale dei prodotti lattiero caseari “Franciacorta in Bianco” nella sezione dedicata ai produttori di latte caprino con lo yogurt di fattoria, il miglior yogurt di capra d’Italia, frutto di una grande attenzione al benessere animale e di un’idea moderna di arte casearia.
Rivignano Teor (UD)
Villa Ottelio Savorgnan
Villa Ottelio Savorgnan si trova nell’antico borgo di Ariis, nel comune di Rivignano Teor. Affacciata su un’ansa del fiume Stella, il più importante corso d’acqua di risorgiva della regione, la villa è immersa nel “Parco Comunale dello Stella” e nel “Sito di Interesse Comunitario Risorgive dello Stella”, che ospita interessanti esemplari di flora e fauna. La presenza di una fortezza per la difesa militare del fiume è documentata dal 1267 e, dopo alterne vicende, nel 1339 divenne proprietà di una delle famiglie nobiliari friulane più importanti, i Savorgnan. All’epoca, il complesso era uno dei centri economici più importanti della zona: infatti, i Savorgnan gestivano, per conto della Serenissima, il commercio del sale e di altre merci che distribuivano nell’intera regione. La trasformazione da fortezza a villa avvenne probabilmente nel XVII secolo, dopo la costruzione della fortezza di Palmanova e la conseguente perdita del valore strategico difensivo.
Foto di Roberto Pighin