Sabato 23 e domenica 24 marzo 2019, la delegazione di Udine in contemporanea con tutte le delegazioni FAI d’Italia, festeggerà le bellezze del nostro Paese.
A Udine quest’anno saranno aperti cinque “Luoghi dello Spettacolo”.
Questi luoghi speciali saranno visitabili per due giorni soltanto grazie agli appassionati volontari che si spendono con amore durante l’evento nazionale che accompagna gli italiani alla riscoperta dell’arte che ci circonda in tutte le regioni. Gli Apprendisti Ciceroni© degli Istituti Superiori di Udine, accompagnati dai loro professori, vi racconteranno una Udine spettacolare, attraverso edifici unici per costruzione e funzione, contenitori preziosi di storie cittadine e rappresentazioni artistiche.
Come ribadisce la fondatrice Giulia Maria Crespi “Si protegge ciò che si ama e si ama ciò che si conosce”. Vi aspettiamo quindi sabato 23 e domenica 24 marzo dalle ore 10 alle ore 18 (ultimo ingresso alle ore 17.30) con orario continuato, nei preziosi gioielli che rendono la nostra città ricca di arte e cultura.
Aperture Udine
1_Il teatro presso la Loggia del Lionello
Piazza della Libertà, 33100 UDINE
Orario apertura al pubblicoo: sabato e domenica 10.00-18.00 (ultimo ingresso alle ore 17.30)
Visite guidate a cura degli Apprendisti Ciceroni® del Liceo Scienti?co Copernico e Liceo Classico Stellini – spazi musicali a cura del Liceo Scientifico Copernico
Turni da massimo 20 visitatori alla volta per motivi di sicurezza
Sintesi per cartella stampa
Risalente al Quattrocento, la Loggia del Lionello ospitò un teatro al piano superiore, che fu luogo utilizzato attivamente da diverse compagnie tra il Cinque-Seicento, grazie ad un apparato composto da palcoscenico, scenografie e panche. Venne utilizzato fino al 1680, quando il nobile Carlo Mantica inaugurò il primo vero teatro, da lui fatto erigere nell’area attualmente occupata dall’oratorio della Purità.
La Loggia del Lionello, costruita per volontà del Comune a metà Quattrocento, fu anche sede nel Cinque-Seicento – poiché Udine non aveva un teatro – di rappresentazioni nella sala al piano superiore. Nel 1576 fu costruito un apparato scenico composto da palcoscenico, scenografie, panche, apparato che servì anche per spettacoli in castello. In alcuni periodi la concessione dell’uso teatrale della sala fu revocata a causa di danni provocati da alcune compagnie; tuttavia nel 1671 il Comune deliberò la costruzione all’interno della Loggia di un teatro con due file di palchi. Si utilizzò per il palcoscenico il legname del precedente apparato; si acquistarono di seconda mano a Venezia diciotto scenari. Ma nel carnevale del 1680 il nobile Carlo Mantica inaugurò un teatro, da lui fatto erigere nell’area attualmente occupata dall’oratorio della Purità. Udine ebbe il suo primo edificio costruito specificamente per rappresentazioni e la sala della Loggia non servì più per tali funzioni.
2_Cinema Teatro Odeon
Via Gorghi 1, 33100 UDINE
Orario apertura al pubblico: sabato e domenica 10.00-18.00 (ultimo ingresso alle ore 17.30)
Visite guidate a cura degli Apprendisti Ciceroni® dell’ITSE Deganutti e Istituto Gaspare Bertoni
Turni da massimo 10 visitatori alla volta per motivi di sicurezza
Sintesi per cartella stampa
Ultimo lavoro di Ettore Gilberti e inaugurato nel 1936, presenta una struttura lineare. Un complesso diviso nella parte centrale del cinema e le due parti laterali a destinazione commerciale e residenziale. La facciata è alleggerita da alcune vetrate, che danno altresì luce all’atrio e al foyer. L’ampia sala cinematografica permetteva un uso bivalente di schermo e palcoscenico e l’acustica venne ottimizzata grazie alla faesite dorata applicata alle pareti e decorata da figure mitologiche di Ugo Rossi. Chiuso da alcuni anni, attende di essere destinato a nuovo impiego.
Progettato da Ettore Gilberti (1876-1935) e inaugurato nel 1936, costituisce l’ultimo lavoro dell’architetto, diverso dallo stile eclettico di precedenti edifici, vicino piuttosto – per la struttura
lineare e rigorosa – al novecentismo degli anni Trenta. Il complesso è diviso in tre settori: la parte centrale comprende la struttura del cinema, le due parti laterali hanno destinazione commerciale al pianterreno e residenziale ai piani superiori; il tutto coronato da un ultimo quinto piano residenziale che si estende sia alla parte centrale sia alle parti laterali, con una cornice modanata in pietra artificiale che separa quarto e quinto piano. La facciata principale è alleggerita da vetrate con struttura in pietra artificiale che danno luce all’atrio e al foyer della prima galleria. L’ampia sala cinematografica si prestava a un uso bivalente: togliendo lo schermo si poteva usufruire di un palcoscenico, anche se non profondo. Per ottimizzare l’acustica, le pareti furono rivestite in faesite dorata, decorata con figure mitologiche da Ugo Rossi. Gli ambienti sono decorati da undici altorilievi di Antonio Franzolini con le storie di Orfeo. Chiuso da alcuni anni, l’Odeon, che mantiene intatti l’aspetto esterno e la sistemazione originaria, attende un nuovo riuso.
3_Teatro San Giorgio
Via Quintino Sella 4, 33100 UDINE
Orario apertura al pubblicoo: sabato e domenica 10.00-18.00 (ultimo ingresso alle ore 17.30)
Eventi: intermezzi musicali a cura degli studenti del Liceo Percoto
Visite guidate a cura degli Apprendisti Ciceroni® del Liceo Percoto Deganutti e Istituto Tecnico Antonio Zanon
Turni da massimo 15 visitatori alla volta per motivi di sicurezza
Sintesi per cartella stampa
Il fabbricato dallo stile anni Venti, inaugurato come sala parrocchiale nel 1927, ospitò rappresentazioni teatrali, concerti, incontri, cinema famigliare per i giovani. La sala vene danneggiata da un bombardamento nel 1945, ma riprese la sua funzione in breve. Negli anni Ottanta ospitò il teatro di ricerca e il Nuovo Teatro San Giorgio venne inaugurato nel 1995 su progetto di Paolo Coretti. Attualmente è in concessione al Css – Teatro stabile di innovazione del Friuli Venezia Giulia.
Nel 1927 fu inaugurata tra via Quintino Sella e via San Giorgio una sala parrocchiale, un fabbricato d’angolo costruito dall’impresa Rizzi e Sticotti di Udine secondo lo stile dell’architettura civile degli anni Venti. La sala ospitò rappresentazioni teatrali della Filodrammatica San Giorgio, concerti, incontri organizzati dalla parrocchia. Nel 1931 vi fu introdotto il cinema ‘famigliare’, rivolto ai giovani. Nel 1945 la sala fu gravemente danneggiata da un bombardamento, ma nel 1946 era già in grado di funzionare nuovamente sia come teatro sia come cinematografo. Negli anni Ottanta ospitò teatro di ricerca con la produzione del Centro Servizi e Spettacoli di Udine, ma cominciava a necessitare di lavori di riforma. Il nuovo teatro San Giorgio, inaugurato nel 1995 su progetto di Paolo Coretti, conserva il fabbricato originale e ne valorizza gli elementi rappresentativi, mentre all’interno è stata creata continuità tra le parti, rafforzata anche da un ballatoio che corre lungo tutto il perimetro della sala. Attualmente è in concessione al Css.
4_Palamostre
Piazza Paolo Diacono 21, 33100 UDINE
Orario apertura al pubblicoo: sabato e domenica 10.00-18.00 (ultimo ingresso alle ore 17.30)
Eventi: “quadri danzanti” del Liceo Coreutico Uccellis
Visite guidate a cura degli Apprendisti Ciceroni® dell’ISIS Bonaldo Stringher e Educandato Statale Collegio Uccellis
Turni da massimo 15 visitatori alla volta per motivi di sicurezza
Un progetto risalente al 1964 che ha trovato collocazione grazie all’architetto Gianni Avon e a Rizzani. Con la collaborazione di Francesco Tentori nel 1966 viene rielaborato il progetto da Avon e ripensato come edificio polifunzionale comprensivo di zona fieristico congressuale, due piscine e un teatro. Inaugurato nel 1970, ha offerto un importante servizio alla città come teatro e come sede della Galleria d’Arte Moderna (ora trasferitasi in Casa Cavazzini). Dopo il restauro del 2001-2005, è tuttora attivo ed in gestione al CSS-Teatro stabile di innovazione del Friuli Venezia Giulia.
Il primo progetto risale al 1964, quando si pensa di realizzare un Palazzo delle manifestazioni o Palamostre a destinazione fieristica in via Ampezzo, in zona attigua a uno dei viali della circonvallazione, ma un nuovo sito limitrofo viene individuato dall’architetto Gianni Avon e da Rizzani e acquisito dal Comune. Con la collaborazione di Francesco Tentori viene elaborato nel 1966 da Avon un nuovo progetto: un edificio polifunzionale che si sviluppa su quattro lati con un cortile centrale, comprensivo di una zona fieristico congressuale, di due piscine, mentre una sala – già prevista per riunioni – viene destinata a teatro. «Dalla torre scenica, simile a una casa fuori scala, un incastro di volumi segnato da tetti a falde digradanti conduce al padiglione d’ingresso» (Luppi 2000, p. 78). Il Palamostre, inaugurato nel 1970, per trent’anni, fino all’inaugurazione nel 1997 del Giovanni da Udine, ha offerto un servizio alla città con la sua sala teatrale, mentre la parte espositiva è stata sede della Galleria d’arte moderna con la Collezione Astaldi. Trasferitasi la Galleria a Casa Cavazzini, lo spazio teatrale, restaurato e ripensato con discrezione dallo Studio Avon nel 2001-2005, è un luogo tuttora vivo e funzionale.
5_Teatro Nuovo Giovanni da Udine
Via Trento 4, 33100 UDINE
Orario apertura al pubblicoo: sabato e domenica 10.00-16.30 (ultimo ingresso alle ore 16.00). Domenica 10.00-18.00 (ultimo ingresso alle ore 17.30)
Visite guidate a cura degli Apprendisti Ciceroni® dell’ITT Gian Giacomo Marinoni e Liceo Artistico Sello
Turni da massimo 20 visitatori alla volta per motivi di sicurezza
Nato da un progetto realizzato da Giuliano Parmeggiani e Lorenzo Giacomuzzi Moore, viene inaugurato nel 1997. Si estende su una vasta area verde, con una facciata davanti da cui si sviluppano percorsi pedonali verso il centro cittadino e un retro con un ampio parcheggio. La sala polivalente accoglie 1.200 spettatori e presenta quattro livelli. Il palcoscenico è mobile, si può adattare a diversi tipi di spettacoli. È il teatro ‘nuovo’ per la città ed è gestito dalla Fondazione Teatro Nuovo Giovanni da Udine.
L’apertura nel 1997 del teatro intitolato all’artista Giovanni da Udine risponde a un’esigenza avvertita dalla città per tutto un secolo e diventata urgente dopo la demolizione del settecentesco Puccini nel 1964. Il Palamostre poteva soddisfare soltanto in parte la necessità di spazi teatrali adatti a vari tipi di spettacolo. Il progetto iniziale, dopo polemiche, è stato profondamente rivisto e realizzato da Giuliano Parmeggiani e Lorenzo Giacomuzzi Moore. Il teatro si estende su una vasta area verde, precedentemente occupata dall’Officina del gas, con una facciata davanti a cui si sviluppano percorsi pedonali che collegano con il centro cittadino e sul retro un ampio parcheggio immette sul viale della circonvallazione. La sala polivalente – la cui architettura ripropone quella del teatro classico all’italiana, ma senza palchi – accoglie 1.200 spettatori, i cui posti sono distribuiti su quattro livelli. Il palcoscenico è mobile, dotato di quattro piattaforme, mentre l’ampiezza del boccascena può essere ridotta secondo i tipi di spettacolo da strutture mobili che corrono lungo i fianchi. È il teatro ‘nuovo’ per la città.
Comune di Udine, Assessore alla Cultura Fabrizio Cigolot, Susanna Cardinali, Daniela Pragliola, Silvia Bianco, CSS Teatro stabile di innovazione del Friuli Venezia Giulia, Alberto Bevilacqua, Fabrizia Maggi, Annarita Deperini, Elisa dall’Arche, Giulio Avon, Fondazione Teatro Nuovo Giovanni da Udine, Giovanni Nistri, Giangiacomo Brunello Zanitti, Stefano Laudato, Claudio Kovatsch, Bernardino Pittino, IUSA, Liliana Cargnelutti, Associazione Nazionale Alpini Sezione di Udine-Rizzi, Abramo Impianti; i professori degli Istituti Superiori di Udine, i nostri incredibili Apprendisti Ciceroni®; i tecnici, i collaboratori, gli addetti alla sicurezza, i custodi di tutti i siti che con passione e collaborazione ci hanno accompagnati in questo viaggio tra gli spazi teatrali della nostra città.
DATI:
N. Volontari: 40
N. Apprendisti Ciceroni: 350
N. Istituti Superiori coinvolti: 11
APERTURE IN PROVINCIA DI UDINE A CURA DEI GRUPPI FAI DI CIVIDALE. GEMONA E PALMANOVA
CIVIDALE DEL FRIULI (UD)
Itinerario: Oltre il Tempietto: altre opere cristiane longobarde
Aperture a
cura di Gruppo FAI Cividale del Friuli
n. Volontari: 13
n.
Apprendisti Ciceroni: 32
1) Esposizione del Reliquiaro delle Benedettine di Cividale
Nella Sacrestia Nobile dell’ex Monastero di San Francesco è stata allestita, in via provvisoria, l’Esposizione del Reliquiario delle Benedettine di Cividale, straordinaria per il suo valore storico-artistico ed unica nel suo genere in Friuli Venezia Giulia. La collezione conta migliaia di antiche reliquie (dal IV al XIX secolo) esposte in numerosi contenitori grandi e piccoli, di pregevolissima fattura. Si narra che nel IX secolo, la regina longobarda Piltrude, a cui si attribuisce la fondazione del Monastero di Santa Maria in Valle, iniziò la raccolta delle antiche reliquie depositate in una cassa lignea ornata di lamine d’argento, collocata vicino all’altare maggiore del Monastero.
Orario
Sabato e Domenica 10:00 – 13:00 / 15:00 – 18:00 (ultimo ingresso 17:30)
Visite a
cura di
Apprendisti Ciceroni Liceo Classico e Scientifico del
Convitto Nazionale “Paolo Diacono” di Cividale del Friuli
2) Chiesa di San Giovanni In Xenodochio
Secondo la tradizione, qui sorgeva uno “Xenodochio”, ossia un ospizio per pellegrini, fondato dal duca longobardo Rodualdo nel VII secolo d.C. Delle strutture più antiche non rimane nulla, mentre sopravvive la chiesa annessa, completamente ricostruita nel 1842-43 su progetto di Giuseppe Gabassi. La chiesa, rimasta chiusa per 30 anni, è stata oggetto di restauro, grazie al quale nel 2018 è stata riaperta al pubblico. Nel coro sono presenti quadri settecenteschi di autore ignoto, raffiguranti episodi della vita di Gesù. Il soffitto presenta decorazioni del cividalese Luigi Gorancini e dipinti di Palma il Giovane che rappresentano San Giovanni Evangelista tra i Dottori della Chiesa. Nella sacrestia compare un magnifico mobile del maestro lignaio cividalese Matteo Deganutti.
Orario
Sabato e Domenica 10:00 – 13:00 / 15:00 – 18:00 (ultimo ingresso 17:30)
Visite a
cura di
Apprendisti Ciceroni Istituto Tecnico Economico
“Paolino di Aquileia” di Cividale del Friuli
PATROCINIO
Comune di Cividale del Friuli
COLLABORAZIONI
prof. Claudio
Mattaloni
GRAZIE
Mons. Livio Carlino, prof. Claudio Mattaloni, dott. Elisa Morandini
GEMONA DEL FRIULI (UD)
Itinerario: I conventi di Gemona: una storia lunga secoli
Aperture a cura di Gruppo FAI Gemona del Friuli
1) Convento di Sant’Antonio *
Il Santuario
ha buoni fondamenti storici per essere considerato il più antico luogo di culto
dedicato al Santo di tutto il mondo. Dai documenti risulta infatti che la
primitiva chiesetta, fatta erigere dal Santo stesso in onore della Madonna nel
1227 circa, fu a lui consacrata nel 1248, 17 anni dopo la sua morte avvenuta
nel 1231, e alcuni decenni prima dell’inaugurazione della celebre Basilica
di Padova.
Distrutto a causa degli eventi sismici del ‘76, il
Santuario è stato ricostruito con linee architettoniche moderne, ma al suo
interno con aula ad unica navata, conserva ancora alcuni ruderi della chiesetta
duecentesca.
A colpire il visitatore sono senza dubbio l’enorme
mosaico della parete di fondo raffigurante il Mondo e l’Universo attraversati da una meteora
la luce di Cristo, la Cappella Penitenziale e lo splendido rosone laterale
realizzato “a mosaico”,
utilizzando tessere di alabastro e vetro dove si può “leggere” il Cantico delle
Creature di San Francesco.
Orario
Sabato e
Domenica 10:00 – 18:00 (ultimo ingresso 17:00)
Note
Accesso limitato alla Chiesa negli orari delle
celebrazioni. Sarà visitabile
comunque la Cella del Santo e il Museo.
Visite a
cura di
Apprendisti Ciceroni ISIS “Magrini – Marchetti”
di Gemona del Friuli, Volontari FAI
2) Civica Biblioteca Glemonense e Archivio Storico Comunale *
La civica
biblioteca Glemonense fu fondata nel 1885 per volontà di Valentino Baldissera che vi conferì
il suo patrimonio librario. Consiste attualmente di quasi centomila unità bibliografiche
a partire da un incunabolo stampato a Venezia nel 1482. L’antico archivio
raccoglie serie archivistiche sostanzialmente integre a partire dal XIV secolo.
Di notevole interesse gli statuti del 1381, il carteggio ufficiale della
Comunità,
documenti pergamenacei a partire dal 1214, quaderni che rappresentano i
prodromi dell’uso scritto della lingua friulana risalenti al XIV secolo.
Orario
Visite ad orario prestabilito: ore 14.30 e ore 16.00
Visite ad orario prestabilito: ore 11.00, ore 14.30 e ore
16.00
Visite a
cura di
dott.ssa Loredana Bortolotti, referente della Civica
Biblioteca Glemonense
3) Convento di Santa Maria degli Angeli *
Il convento di Santa Maria degli Angeli è casa madre e sede della Provincia Veneta delle Suore Francescane Missionarie del Sacro Cuore, che hanno filiali sparse in varie nazioni del mondo. Sul luogo di questo convento si erano già stabilite nel 1276 alcune monache benedettine provenienti dal romitorio di Sella S. Agnese, collocato tra Gemona e Venzone, per poi passare, nel 1227, alla regola di S. Chiara, dellordine di S. Francesco. Il convento, soppresso nel 1810, venne ripristinato verso il 1860-61 ad opera della duchessa parigina Laura Leroux de Blauffermont, per accogliere lattuale congregazione. Completamente distrutto dai terremoti del 1976, è stato nuovamente ricostruito con linee architettoniche moderne, assieme allannessa chiesa di Santa Maria degli Angeli. Al centro del cortile del chiostro si trova una vera da pozzo del XIV secolo, mentre nel vialetto dingresso della chiesa del Convento vi è una scultura in bronzo raffigurante San Francesco.
Orario
Sabato e
Domenica 10:00 – 18:00 (ultimo ingresso 17:00)
Note: Le visite ai locali comuni del Convento saranno
possibili in base agli orari della comunità religiosa.
PATROCINIO
Comune di Gemona del Friuli
COLLABORAZIONI
Frati del Convento di Sant’Antonio, Suore Francescane del
Sacro Cuore, dott.ssa Loredana Bortolotti della Civica Biblioteca don Valentino
Baldissera
PALMANOVA
(UD)
Aperture a cura di Gruppo FAI
Palmanova
Fortificazioni Veneziane: Loggia di Baluardo Donato
Il complesso sistema di fortificazione messo a punto dai veneziani è costituito da una doppia cinta muraria che conferisce alla città la forma di stella a nove punte. La prima cinta presenta la forma di un ennagono ai cui vertici si spingono verso la campagna nove baluardi, terrapieni incamiciati a forma di punta di freccia. Alla spalla destra e sinistra di ogni baluardo compaiono due casematte in pietra, le logge, adibite a corpo di guardia. Tutte quelle sul lato sinistro di ogni bastione sono dotate di rampe di sortita o poterne: un passaggio interno al baluardo che conduce ad una apertura nella faccia protetta dalla spalla dell’orecchione. La loggia di baluardo Donato fu realizzata nel 1609-10 e, come le altre, fa tutt’uno con il paramento murario del bastione il quale presenta una copertura formata da uno strato erboso, una tecnica costruttiva utilizzata per attutire i colpi dei proiettili d’artiglieria e per nascondere agli assedianti la presenza del manufatto.
Orario
Sabato e
Domenica: 10:00 – 13:00 / 15:00 – 18:00 (ultimo ingresso 17:30)
Visite a cura di
Apprendisti Ciceroni Istituto “Einaudi” di
Palmanova, Liceo scientifico “Einstein” di Cervignano del Friuli Visite in lingua: Inglese
Note: Per la visita si consiglia l’uso di scarpe adeguate. In caso di cattivo tempo si prega di contattare il numero 3939767525 (Luisa)
TORVISCOSA
(UD)
Aperture a cura di Gruppo FAI
Palmanova
Città di Fondazione: Torviscosa *
Torviscosa
appartiene al gruppo delle “città di fondazione” costruite durante il
Ventennio fascista nelle zone di bonifica allo scopo di accogliere i nuovi
coloni che vi si trasferivano. Rispetto alle altre, Torviscosa ha due
caratteristiche peculiari: è sorta non solo con funzioni agricole, ma anche per
esigenze industriali e la sua organizzazione è stata gestita non tanto dall’apparato
statale, ma piuttosto dall’azienda a cui doveva servire. La sua fondazione, infatti,
si deve alla SNIA Viscosa (con cui Torviscosa condivide, non a caso, una parte
del proprio nome), una delle più grandi e importanti aziende italiane dell’epoca,
specializzata nella produzione di fibre tessili artificiali ricavate dalla
cellulosa.
Il punto di partenza per conoscere la città con
plastici, foto d’epoca e quant’altro è il CID ( Centro informazione e
Documentazione) costruito per conoscere Torviscosa e come biglietto da
visita e luogo di ricevimento per le delegazioni straniere.
Sarà visitabile
inoltre lo stabilimento della Bracco (solo parzialmente per lavori di
ristrutturazione) manufatto storico dove vedremo le due statue monumentali di
Leone Lodi che dal 1938 ornano il piazzale di ingresso allo stabilimento.
Infine è previsto un giro per la città per conoscere le varie tipologie
abitative.
Orario
Sabato e Domenica 10:00 – 13:00 / 15:00 – 18:00
Visite a
cura di
Apprendisti Ciceroni,”Pro loco” di Torviscosa
La città di
Torviscosa ha ricevuto fondi europei per la valorizzazione della sua storia
industriale – Fondo europeo di sviluppo
regionale.
PATROCINIO
Comune di Palmanova, Comune di Torviscosa,
COLLABORAZIONI
prof.sa Daniela Galeazzi e sig.a Lorena Zuccolo autrici
delle schede storiche
EVENTI COLLATERALI PROVINCIA DI UDINE:
I volontari di aBicitUdine-FIAB, accompagneranno in bicicletta tutti coloro che vorranno visitare i luoghi aperti a Cividale, Palmanova e Torviscosa. Per info ed inscrizioni scrivere ad abicitudine@gmail.com