“Siamo orgogliosi di quanto hanno saputo fare qui alla foiba di Basovizza i presidenti Mattarella e Pahor. Un gesto che ha avuto una valenza europea e internazionale, un segnale importante che speriamo tutti possano recepire. Purtroppo ci sono ancora studiosi o pseudostudiosi revisionisti, negazionisti, riduzionisti che non fanno un favore al ragionamento libero, minando continuamente la verità. Quando non c’è verità, non c’è libertà”.
Lo ha affermato oggi il governatore del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, in occasione della cerimonia tenutasi al monumento nazionale della Foiba di Basovizza nella ricorrenza del Giorno del Ricordo.
“Quando si raccontano menzogne sui drammi del 900 vissuti lungo questo confine, sul sangue versato su questa terra, le persone – ha sottolineato Fedriga – non sono libere di conoscere, di essere informate e di costruire insieme un futuro di pace”.
“Le istituzioni hanno il dovere, soprattutto verso le future generazioni, di tutelare e di custodire la verità non solo a parole ma attraverso fatti concreti. Per questo, come Amministrazione regionale, continuiamo a rispettare un impegno che ci siamo presi fin dall’inizio con i cittadini: quello di non collaborare – ha concluso il governatore – con realtà che trovano nel revisionismo la loro ragion d’essere”.