Zugliano (Ud), 22 set – “La Regione favorisce le occasioni per
coinvolgere ed ascoltare i giovani, un impegno volto a superare
l’opinionismo ed orientato a comprendere e risolvere i problemi,
nonché a fornire un orizzonte di valori per vincere la sfida
educativa perché l’idea di scuola è un’idea di società”.
Lo ha indicato l’assessore all’Istruzione del Friuli Venezia
Giulia, Loredana Panariti, partecipando alla terza giornata del
convegno “Ernesto Balducci, profeta e maestro dell’uomo
planetario” che celebra i 25 anni di attività del centro di
Zugliano e il primo quarto di secolo dalla scomparsa di padre
Balducci.
L’incontro odierno, “Crescere nell’età planetaria: la sfida
educativa”, inserito nella quattro giorni e coordinato da Flavio
Lotti, direttore del coordinamento nazionale Enti locali per la
pace e i diritti umani, è stato dedicato agli insegnanti e agli
studenti e ha visto la partecipazione del presidente di Medici
senza frontiere Italia, Loris De Filippi, Emily Nabakooza,
direttrice del dipartimento di Formazione al Centro John Paul II
di Kampala (Uganda), Elisabetta Mughini, coordinatrice
dell’Ufficio comunicazione dell’Agenzia nazionale per lo sviluppo
dell’Autonomia scolastica di Firenze, e José Luis Corzo Toral,
docente di pedagogia a Madrid.
“I temi che affronta la sfida educativa in una società complessa
come la nostra – ha specificato Panariti – riguardano l’equità,
la cooperazione, la pari dignità, il diritto allo studio, lo
sviluppo delle proprie potenzialità e del sapere, inteso come
strumento di libertà prima ancora di essere un elemento per
l’occupabilità”.
“Temi importanti, sui quali una comunità di insegnanti già lavora
e questo è molto positivo”, ha rimarcato Panariti.
“La Regione – ha aggiunto l’assessore, ricordando le linee guida
per l’educazione alla pace e alla cittadinanza glocale realizzate
nell’ambito di un’alleanza educativa che ha visto la
collaborazione di diversi soggetti – è accanto al mondo della
scuola con l’obiettivo di preparare i ragazzi ad essere cittadini
attivi e consapevoli in una società contemporanea e, in
quest’ottica, accompagna le scuole in un percorso sulle pratiche
educative”.
Accanto al programma quadriennale “La mia scuola per la pace. A
scuola si insegna e si impara la pace” dal quale sono nate le
linee guida, Panariti ha ricordato alcuni altri progetti portati
vanti dalla Regione. Fra questi, “giovani e pregiudizi”, ricerca
relativa alle opinioni dei giovani iscritti alle associazioni nei
confronti delle persone straniere presenti nel territorio
regionale.
“Il progetto è in fase di chiusura – ha informato l’assessore – e
dai dati rilevati su un campione di 195 giovani si evidenzia in
modo significativo che far parte di un’associazione è un fattore
predittivo di un atteggiamento propositivo nei confronti delle
persone straniere”.
Panariti ha citato anche il Progetto Cybus sul cyber-bullismo,
d’intesa con l’Ufficio scolastico regionale e l’Università di
Trieste attraverso il quale fotografare la presenza e la
tipologia del fenomeno nei ragazzi e nelle ragazze dai 15 ai 18
anni e comprendere le modalità con cui il gruppo dei pari
esercita un’influenza sui comportamenti aggressivi e
discriminatori.
L’esponente della Giunta ha ricordato, infine, il progetto Free
to choose per superare in modo innovativo gli stereotipi di
genere che ancora condizionano le scelte di ragazze e ragazzi
nella costruzione del proprio percorso formativo e lavorativo.
“Lo scopo di Free to Choose – ha indicato Panariti – è rendere
consapevoli giovani e adulti di quanto gli stereotipi di genere
possano influenzare e limitare le scelte e le opportunità
formative e professionali”.
“L’obiettivo – ha concluso Panariti – è rafforzare il lavoro
fatto e dare stabilità e continuità ai progetti che abbiamo
condiviso”.
ARC/LP/fc
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