Alla Biblioteca Civica “Vincenzo Joppi” di Udine verrà inaugurata domani, giovedì 7 dicembre, la sezione cultura LGBT+ Claudio Arcangeli, grazie alla donazione di oltre 200 volumi da parte di Arcigay Friuli e Arcilesbica Udine.
Saggi, romanzi, testi storici e storiografici legati alle tematiche LGBT (lesbiche, gay, bisessuali e transgender) che le due associazioni hanno selezionato e raccolto negli anni e hanno deciso di mettere a disposizione della comunità udinese per arricchire gli scaffali della biblioteca cittadina.
Da domani questi volumi, catalogati dalla Biblioteca Civica, saranno finalmente fruibili al pubblico.
Per l’occasione, alla presenza del sindaco di Udine Furio Honsell e dell’assessore alla cultura Federico Pirone, sarà presentato il libro “LA BIBLIOTECA RITROVATA. Percorsi di lettura gay nel mondo contemporaneo” di Francesco Gnerre. Il volume si pone come una vera e propria guida che sistemi le opere di autori italiani o stranieri, tradotte nella nostra lingua, che legittimi la tradizione culturale Lgbt: da Renaud Camus a Gianni Farinetti, da John Rechy a Walter Sit.
A dialogare con l’autore sarà il giornalista Nicola Angeli.
“Con modalità diverse una cultura gay è sempre più diffusa, anche nei paesi dove sono ancora in vigore leggi esplicitamente omofobe e dove ancora i diritti non sono uguali per tutti. Grazie anche a Internet, ai social network, alla ridefinizione del matrimonio, alla diffusione di storie gay nella letteratura, nel cinema e nelle serie televisive, pregiudizi atavici sono in crisi ovunque e la questione gay è diventata ormai un importante parametro per valutare lo stato della democrazia e della modernità di un Paese. In Italia il tema è ancora problematico. Una ricca tradizione culturale gay esiste da sempre, ma non è riconosciuta come tale e non ha ancora un’adeguata legittimazione né nei libri di storia, né nella critica letteraria né nelle storie della letteratura. Questo libro prova a farne una prima sistemazione presentando una guida ragionata alle opere e agli autori non solo italiani, europei e angloamericani, da quelli universalmente noti ad alcuni esordienti di talento, ma prendendo in considerazione anche voci che arrivano da paesi emergenti”.