GROSSGLOCKNER (Austria), 20 maggio 2011 – Solo 4 giorni fa la giuria del Giro aveva confermato il percorso della tappa Lienz – Zocolan con il passaggio sul Monte Crostis e sulla sua temibilissima discesa. Nella serata precedente ala tappa invece arriva l’annuncio a sorpresa. L’ascea e la discesa al Crostis salta. La pressioni di molte, ma forse in particolare di alcune squadre, ha portato alla decisione della giuria. Si cambia dunque il percorso che verrà reso noto nelle prossime ore anche se già da tempo gli organzzatori delle tappe friulana e in particolare il patron Enzo Cainero avevavno studiato dei percorsi alternativi. Tutto questo nonostante le numerose precauzioni studiate lungo la discesa. Ovviamente la sicurezza dei corridori viene prima di ogni impegno e di ogni convenienza e di gondi sforzo preso in via cautelativa. il dubbio più ch elatro nasce dal fatto che la tappa salti solo poche ore prima dello svolgimento. Che qulcuno abbia perlustrato il percorso?
Il direttore del giro Angelo Zomegnan ha dichiarato alla Gazzetta— “Per noi la sicurezza e la regolarità sportiva erano garantite prima di questa decisione del presidente di giuria e lo sono anche adesso – ha detto Angelo Zomegnan, direttore generale del Giro -. Invitiamo tutti i tifosi che avrebbero atteso il passaggio dei corridori sul Crostis a spostarsi sullo Zoncolan per una grande giornata di ciclismo”. A breve verrà comunicato il percorso alternativo che seguiranno i corridori prima di arrivare a Ovaro, cioè all’attacco della salita che un anno fa consegnò a Basso il successo e l’abbrivio per la conquista del Giro d’Italia.
“E’ un affronto allo sport. E’ vergognoso, offende chi ha lavorato tanto”. La decisione dell’ultimo minuto, di far saltare la corsa lungo la Panoramica delle Vette, fa arrabbiare il promoter di tappa, Enzo Cainero, che da mesi si è prodigato, insieme ai volontari, per mettere in sicurezza il tracciato. “Non c’é alcuna motivazione per non correre il Crostis, se non quella del percorso fatto dalle ammiraglie, che sapevano già da mesi – aggiunge – e non è corretto dirlo la sera prima. Spero che ora la gente non blocchi il giro”. In tanti, infatti, sono arrivati fino a Tualis per salire sulla Panoramica delle Vette e assistere al giro così come programmato ormai da tempo. Ed ora si trovano delusi nelle loro aspettative. Oltre 300 appassionati ciclisti, comunque, stanno già salendo sulla montagna, nonostante la 14/a tappa non passerà di lì. La gente vuole conoscere un percorso finora sconosciuto. Il tracciato alternativo passerà quindi da Muina, all’esterno dell’abitato di Ovaro, Comeglians, Tualis, Ravascletto, di nuovo Comeglians per finire sullo Zoncolan. Ma la vicenda non pare finita qui. “Una cosa così non può passare sotto silenzio. Parlerò a fine giro”, conclude Cainero.