“Un’occasione importante per far conoscere le bellezze che il Friuli Venezia Giulia propone ai suoi ospiti, un momento di visibilità per realtà e luoghi adatti a un turismo sostenibile, ma anche un evento simbolico della ripartenza da un momento difficile. L’ennesima dimostrazione di una capacità organizzativa che nelle nostre terre trova il concreto supporto della rete di volontariato motivata ed efficacie. Un grazie particolare va al patron Enzo Cainero, che ha voluto riproporre una manifestazione ormai cara alle nostre genti e alle giovani atlete friulane che su queste strade hanno lottato per imporsi nelle tappe più difficili svoltesi nel Friuli Venezia Giulia, frazione rimasta nel cuore dei tifosi perché fu, per due volte, teatro della sfida tra Gilberto Simoni e Marco Pantani”.
Questo in sintesi il commento dell’assessore regionale alle Finanze, Barbara Zilli, intervenuta al Rifugio Pelizzo all’arrivo della penultima tappa del Giro rosa, la Feletto Umberto-Monte Matajur di 123 km, per portare il saluto dell’Amministrazione e tifare per le atlete della nostra Regione.
“Anche questo evento – ha detto Zilli – rappresenta un segnale di ripresa, ed è il risultato della grande voglia di ricominciare e di ritornare alla normalità”.
“Un desiderio – ha aggiunto – manifestato anche dal numeroso pubblico che, in condizioni di sicurezza, ha voluto seguire le giovani atlete dai bordi delle strade, dimostrando così il proprio calore e affetto nei confronti del mondo dello sport”.
L’assessore era presente sul Matajur assieme al consigliere Sibau e ai sindaci delle Valli, anche per sostenere le atlete friulane: Sara Casasola, che è stata protagonista di questa edizione del Giro rosa, assieme ad Asia Zontone, anch’essa oggi in luce alla guida di un gruppetto di fuggitive, e Elena Cecchini, con le colleghe in corsa per la maglia rosa. Nel salire sul palco per la premiazione della riconfermata leader della corsa, l’olandese Anna Van Der Breggen, Zilli ha voluto ribadire il sentito ringraziamento della Regione agli organizzatori della manifestazione per avere ancora una volta voluto far toccare al Giro rosa località non sempre conosciute dai potenziali turistici, come lo è la cima del monte Matajur, a ridosso della Slovenia, da dove si può godere della vista di un panorama fantastico, spaziando con lo sguardo dal Golfo di Trieste alla Laguna di Venezia, e salendo sulla cima del monte anche verso le valli della vicina Slovenia.
Domani l’ultima tappa, Capriva del Friuli-Cormons, di 113 km.