In occasione dell’anniversario della sua prima proiezione pubblica – il 31 gennaio 1963 al Cinema Centrale – torna eccezionalmente in sala, per una sera soltanto e con i sottotitoli inglesi, GLI ULTIMI di padre David Maria Turoldo e Vito Pandolfi, film manifesto sulla vita dei contadini nel Friuli degli anni Trenta. Lo spunto per riproporre il film di Turoldo sul grande schermo nasce anche dall’idea di abbinarlo alla presentazione dell’ultimo numero de la rivista Lo Straniero (agosto e settembre 2016) diretta da Goffredo Fofi e dedicato al concetto di terra di frontiera. Con un focus sulle regioni di confine dell’Italia del Nord, la rivista diretta e fondata da Fofi esattamente vent’anni fa, su concentra sul Friuli come terra amata dal Nievo e da Pasolini e celebrata con un arcaico elogio della polenta da Turoldo stesso nel racconto “Polenta mia”. La polenta del racconto di Turoldo (interamente riproposto nella rivista di Fofi) ha la stessa fattura e lo stesso sapore di quella che vediamo nel film: calda, fumante e tagliata con lo spago. La figura di Turoldo, cruciale per la cultura della nostra regione e non solo, è quindi al centro di questo numero della storica rivista. A introdurre, martedì 31 gennaio alle ore 20.00 al Cinema Centrale, il film e la rivista sarà lo stesso Goffredo che condividerà con gli spettatori anche il suo pensiero sulla terra e sulla cultura friulane.
La versione de Gli Ultimi che si vedrà sullo schermo del Centrale è quella “lunga” cioè quella presentata nel 1962 dagli Pandolfi e Turoldo alla Mostra del Cinema di Venezia e rimasta sinora inedita. Gli ultimi come si sa non fu accettato alla selezione veneziana ma fu comunque proiettato in una saletta del Lido; alcuni intellettuali e critici dell’epoca, fra cui Guido Aristarco, una volta visto il film incoraggiarono il regista Pandolfi ad apportare alcune modifiche che risultarono nella versione distribuita in sala e sinora conosciuta di durate inferiore e con alcune scene mancanti rispetto a quella inedita.
L’anniversario sarà inoltre celebrato dalla proiezione di altre perle sepolte e ritrovate. Il pubblico infatti potrà rivedere il trailer originale del 1962 e alcune preziose foto di scena scattate da Elio Ciol che testimoniano la passione e il duro lavoro che hanno reso questo film un indimenticabile capolavoro.
In anticipo sui tempi, Gli ultimi, come sappiamo, non ottenne all’epoca il successo che avrebbe meritato ed è rimasto per decenni una rarità cinematografica. Il film è stato però oggetto di una lunga e complessa operazione di recupero di cui si sono visti i primi importanti risultati già nel 2002, in occasione dei 40 anni dall’uscita, con il restauro della pellicola e la successiva uscita in VHS. Inoltre grazie alle ulteriori ricerche e approfondimenti, che hanno portato a ulteriori ritrovamenti e al nuovo restauro digitale, 4 anni fa (in occasione dei 50 anni) è stata realizzata un’edizione speciale e definitiva in doppio DVD curata dalla Cineteca del Friuli, dal Centro Espressioni Cinematografiche di Udine e da Cinemazero di Pordenone, con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Udine e Pordenone, del Centro Culturale Il Ridotto di Coderno e con la collaborazione della Presidenza del Consiglio Regionale FVG. Così l’avventurosa storia di Turoldo nel mondo del cinema fatto da professionisti ha trovato il modo di essere interamente recuperata nei suoi tratti originali e autentici e sopravvivere quindi nel tempo.