I robot umanoidi sono agile oggetto di divulgazione scientifica.
Accattivanti, futuristici, “tecnicamente muscolosi”, affascinano il pubblico con estrema facilità. Questa loro capacità di tenere il palco della scienza, però, mette in secondo piano aspetti correlati all’interazione uomo-robot. In realtà vi sono interessanti e imprescindibili aspetti psicologici, etici e sociologici che si nascondono tra le pieghe di una macchina che cammina e stringe una mano, o suona un violino.
Di robot umanoidi e di come sarà vivere a loro contatto si parlerà nella conferenza “L’anima dei robot umanoidi” in programma all’osservatorio astronomico di Farra d’Isonzo (GO) giovedì 23 febbraio, con inizio alle 20:30.
Relatore d’eccezione sarà il prof. Paolo Gallina, professore associato di Meccanica Applicata alle Macchine presso il dipartimento di Ingegneria e Architettura dell’Università di Trieste e che all’attività accademica affianca quella di apprezzato divulgatore. È infatti autore del romanzo/saggio “La formula matematica della felicità” (2012, Mondadori Ed.) e del saggio scientifico “L’anima delle Macchine” (2015, Dedalo Ed.) col quale si è aggiudicato il Premio Nazionale di Divulgazione Scientifica, sezione Ingegneria, e il premio Internazionale “Galileo”. I suoi campi di studio riguardano le vibrazioni, le interfacce uomo-macchina e la robotica. Attualmente sta conducendo un progetto di ricerca che ambisce a coniugare l’arte figurativa e la robotica.
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