Babbo Natale arriverà a Palazzo Coronini già mercoledì 6 dicembre. L’appuntamento è alle 18 nella storica dimora di viale XX Settembre: “Luci e canti a Palazzo” inizierà con l’accensione dell’illuminazione natalizia, per proseguire con il concerto dei giovani allievi dell’Istituto di musica di Palazzo De Grazia. Alle 18.45 arriverà appunto Babbo Natale, con la raccolta delle letterine dei bambini accompagnata da un dolce omaggio, in collaborazione con l’Agmen Fvg, associazione che opera nella clinica pediatrica del Burlo Garofalo di Trieste per lo studio, la cura e l’assistenza dei bambini malati di leucemia e di tumore. Sarà poi presentato il Panettone del conte, il dolce natalizio realizzato dalla Pasticceria L’Oca golosa in edizione limitata. Infine ci sarà un brindisi, che sarà l’occasione anche per assaporare il panettone.
Uova, burro, zucchero, uvetta sultanina, canditi e tutti i profumi della vaniglia e degli agrumi di Sicilia, senza dimenticare il lievito madre e per l’impasto la farina integrale del “Patto della Farina”, ottenuta solo da grani antichi autoctoni del Friuli Venezia Giulia, macinati al Molino Tuzzi di Dolegna del Collio seguendo una filiera a km 0, nel rispetto totale dell’ambiente. Sono questi gli ingredienti de “Il Panettone del Conte”, il dolce per eccellenza della tradizione natalizia realizzato in edizione limitata per le feste 2017 per iniziativa della Fondazione Coronini Cronberg e la Pasticceria l’Oca golosa, con il patrocinio del Comune di Gorizia. Un dono succulento da fare o da regalarsi, che sarà anche un omaggio alla cultura goriziana: riporterà infatti in vita una ricetta storica, contenuta nei ricettari della famiglia Coronini, e permetterà anche di sostenere la Fondazione. Acquistando infatti “Il Panettone del Conte” si potrà contribuire al restauro di un prezioso mobile delle collezioni Coronini: una percentuale del ricavato sarà infatti destinata al recupero di una straordinaria consolle con specchiera in legno dorato e porcellana del XIX secolo, giunta direttamente dall’impero degli zar di Russia. Il mobile faceva infatti parte dell’eredità che la madre del conte Guglielmo Coronini ricevette nel 1913 dallo zio Eduard Cassini, capo delle cerimonie alla corte degli ultimi zar.