Lavoreranno per sei mesi in Comune, suddivisi fra servizi amministrativi, tecnici e manutentivi. Sono i 30 disoccupati goriziani che saranno selezionati attraverso il bando appena pubblicato sul sito dell’ente
comunale attivato attraverso i fondi arrivati a Gorizia per la presenza di profughi, fondi che il sindaco, Ettore Romoli, ha deciso di destinare ai cittadini goriziani che hanno perso il lavoro.
Le persone interessate potranno presentare domanda, in carta semplice, entro il 17 luglio 2017 direttamente all’Ufficio Protocollo del Comune di Gorizia oppure spedire una raccomandata con avviso di ricevimento, o ancora attraverso la posta elettronica certificata. La durata del tirocinio sarà di sei mesi per trenta ore settimanali compensate con 600 euro netti mensili.
L’iniziativa prevede che i 30 lavoratori selezionati vengano suddivisi in tre filoni, numericamente uguali, ovvero nel servizio amministrativo contabile, in quello tecnico e in quello manuntentivo. Per soddisfare tutte
le fasce d’età è stato deciso che 10 soggetti saranno selezionati fra gli under 30, 10 con età compresa fra i 31 e i 50 anni e altri 10 di età superiore ai 51 anni.
I requisiti richiesti, oltre ad aver compiuto 18 anni, prevedono lo stato di inoccupazione o disoccupazione secondo la normativa vigente, l’immunità da condanne penali che impediscano la costituzione di un rapporto d’impiego con la pubblica amministrazione, la residenza nel Comune di Gorizia dal primo gennaio 2014, un modello Isee il cui ammontare non superi i 40 mila euro e il diploma di scuola secondaria di secondo grado.
Tutte le informazioni, compresi i moduli per predisporre le domande, si possono reperire sul sito del Comune di Gorizia (www.comune.gorizia.it)
nella sezione “Bandi e Gare”.
“Come ho già avuto modo di dire- questo il commento del sindaco, Ettore Romoli-, abbiamo voluto impiegare quasi la totalità dei fondi ricevuti per la presenza di profughi a Gorizia, circa 112 mila euro, per dare un po’ di
ristoro a disoccupati goriziani. Non si tratta di grandi cifre ma, in ogni caso, per 30 famiglie sarà una goccia che darà un po’ di sollievo perchè la crisi è ben lontana dall’essere superata e la disoccupazione morde ancora tanto”.