”Un’opera è grande non perché costa tanto, ma perché risolve i problemi delle persone”. Lo ha detto oggi a Mariano del Friuli (Udine) la presidente della Regione Debora Serracchiani nel corso dell’inaugurazione del nuovo by-pass di Mariano, interamente finanziato con fondi dell’Amministrazione regionale (23 milioni di euro) e realizzato per riqualificare un tratto della strada regionale 305, strada ad altro flusso di traffico (12-15.000 veicoli al giorno) ed elevato tasso di incidenti. Un’opera di 7 chilometri costruita in circa due anni che ”ha risolto problemi seri in termini di sicurezza, traffico e collegamenti stradali – ha detto la presidente – problemi che erano sotto gli occhi di tutti e sono stati trascurati per troppo tempo”. ”Abbiamo fatto bene a realizzarla e bene hanno fatto i sindaci della provincia di Gorizia a crederci fino in fondo e ad investire in questa struttura le loro risorse”, ha rilevato quindi il presidente della Provincia di Gorizia Enrico Gherghetta, con cui i primi cittadini del Goriziano avevano riconosciuto la priorità dell’opera destinando ad essa le risorse messe a disposizione dal Patto di stabilità. Un episodio indicato dalla presidente della Regione come ”esempio di buona amministrazione da esportare in tante occasioni”.
Ribadendo ”l’importanza di valutare correttamente le priorità”, Serracchiani ha sottolineato che “bisogna anche riparare le buche e provvedere all’ordinaria amministrazione. Il percorso di sviluppo infrastrutturale che immagino per il Friuli Venezia Giulia, infatti, non è solo di grandi opere, ma anche di tutti quei piccoli cantieri che risolvono i problemi delle comunità e degli amministratori locali e proprio questo significa avere delle strategie, ma anche rispondere ai bisogni e spendere bene le risorse in un momento di evidente contenimento della spesa”. Per questo ”la Regione ha aperto un tavolo con il Ministero delle Infrastrutture per il riordino dell’Accordo quadro”, ha detto quindi Serracchiani, ribadendo la necessità di ”ragionare su quello che è stato realizzato” e sul fatto che ”da quando si pensa una cosa a quando la si costruisce la mobilità cambia e cambiano le esigenze ed i fabbisogni della società”. ”A me non interessa tagliare nastri, anche se partecipo volentieri ad inaugurazioni come questa – ha aggiunto Serracchiani – mi interessa invece costruire un percorso per cui, in questi cinque anni e in quelli che verranno, si pianifichi lo sviluppo di un Friuli Venezia Giulia che diventi protagonista dei rapporti con le regioni e con i Paesi vicini”. Al taglio del nastro sul ponte sopra il Versa (una struttura metallica a campata unica lunga 110 metri e larga quasi 15) hanno partecipato inoltre i sindaci dei Comuni di Mariano, Cristina Visintin, e di Cormons, Luciano Patat, il presidente di FVG Strade Giorgio Santuz, il prefetto di Gorizia Maria Augusta Marrosu e numerose altre autorità civili e militari.