“La tenda collocata al Contavalle non deve sostituire i trasferimenti dei profughi presenti a Gorizia senza convenzione nè rappresentare una scusa per rallentare le indagini sugli arrivi”. Il sindaco, Rodolfo Ziberna, torna alla carica e boccia senza mezzi termini sia l’idea che la tenda possa diventare una struttura permanente, anche per la prima accoglienza, sia che possa rappresentare un freno alle indagini sugli arrivi.
“L’obiettivo principale deve rimanere il blocco degli ingressi in città e, più in generale, in Friuli Venezia Giulia- ribadisce Ziberna- per questo va utilizzato ogni mezzo lecito per dissuadere l’arrivo di richiedenti. La prossima settimana riprenderemo la nostra opera di sensibilizzazione in ambito europeo, affinchè gli europarlamentari italiani intervengano per far approvare al più presto le norme contro la possibilità di presentare la domanda di asilo in paesi diversi. Insomma, la nostra battaglia continua, per evitare che le nostre città “soccombano” sotto il peso di flussi migratori diventati ormai insostenibili. Quindi, con la chiusura della
Galleria Bombi e il trasferimento di centinaia di migranti in altre strutture, fuori città, grazie anche all’opera del nuovo prefetto, è stata affrontata la fase dell’emergenza, ma non possiamo certo ritenere che il problema sia risolto. Adesso, come ho detto, bisogna proseguire i controlli sugli arrivi e mettere in atto gli altri interventi previsti, come l’apertura di altre commissioni a Udine e Trieste. Inoltre è necessario ripristinare il ruolo di struttura di prima accoglienza al San Giuseppe smantellando quanto prima la tenda al Contavalle”.