Timau (Ud), 16 feb – “Un doveroso omaggio della Regione nel
alla figura straordinaria ed emblematica di Maria Plozner Mentil,
che noi oggi come allora siamo fieri di annoverare tra le figure
nobili del Friuli Venezia Giulia. Siamo qui per ribadire che il
legame con la sua memoria, con quei valori e con quella fede
profonda nel proprio dovere compiuto, non si è interrotto e che
la comunità e le istituzioni voglio esserne saldo presidio. Con
l’impegno di trasmettere a chi verrà dopo di noi il meglio di ciò
che a noi fu donato dai nostri padri e, voglio sottolinearlo,
dalle nostre madri”.
Lo ha affermato questa sera la presidente della Regione Friuli
Venezia Giulia, Debora Serracchiani, in occasione del centenario
della morte della portatrice carnica Maria Plozner Mentil, nel
suo intervento al Tempio Ossario di Timau, in comune di Paluzza,
in cui è tumulato il feretro della portatrice carnica.
“Cento anni fa – ha sottolineato Serracchiani – con la morte di
questa donna semplice e forte si cementava il legame tra
l’Esercito italiano e il popolo, nel suo senso più pieno. Con la
sua morte avvenuta davvero ‘in combattimento’, Maria Plozner
sanciva che una soglia era stata valicata e dichiarava
simbolicamente che le donne in guerra erano capaci di gesta
coraggiose e straordinarie, che sapevano offrire la vita alla
Patria essendo al contempo madri e spose”.
La presidente, nel suo intervento, ha voluto rimarcare il ruolo e
il comportamento delle portatrici carniche sempre ispirato alla
fedele e scrupolosa osservanza del gravoso impegno
responsabilmente assunto.
“La Grande Guerra – ha proseguito – è punteggiata di episodi
bellici di simile valenza, d’eroismo tragico o di umana
debolezza. E tutti in vario modo ci attestano il fatto che sulla
nostra terra si è consumato un dramma epocale, l’olocausto della
Nazione da cui si è forgiata la coscienza diffusa di essere
Italiani”.
Serracchiani ha poi voluto ricordare l’impegno della Regione per
sostenere le iniziative del Centenario, menzionandone una in
particolare che si estende per tutta la durata delle
commemorazioni e che ha l’intento di rivolgersi a tutte le
famiglie italiane che hanno avuto un congiunto caduto al fronte.
Si tratta del progetto dell’Albo d’Oro, che assegna una medaglia
commemorativa ai discendenti dei caduti, realizzato in
collaborazione con il Military Historical Centre, che “si sta
rivelando una modalità coinvolgente ed efficace per ricongiungere
la memoria di famiglie d’ogni parte d’Italia con i loro Caduti e
con i nostri luoghi storicamente più significativi”, ha affermato.
Molte le autorità civili, religiose e militari intervenute alla
celebrazione che, dopo la Santa Messa officiata da don Tarcisio
Puntel e accompagnata dalla corale Teresa Unfer, hanno onorato la
memoria della portatrice prima con la corona d’alloro deposta
sulla tomba e, successivamente, sul monumento dedicato a lei e
alle portatrici, in piazza nel paese dell’Alto But.
I rappresentanti intervenuti – dal sindaco di Paluzza, Massimo
Mentil, al prefetto di Udine, Vittorio Zappalorto, al presidente
della Provincia di Udine, Pietro Fontanini – hanno ricordato i
valori delle portatrici carniche e la figura di Maria Plozner
Mentil, l’eroina che, con il proprio sacrificio, ha conquistato
la Medaglia d’Oro al Valor militare che fu conferita alla figlia
Dorina nel 1997 dall’allora Presidente della Repubblica Oscar
Luigi Scalfaro, quale simbolo di coraggio e di abnegazione.
ARC/LP/RM
Powered by WPeMatico