23 Marzo 2012 – Palermo-Udinese non sarà una gara come tutte le altre, per tanti motivi. Innanzitutto perché per il tecnico Francesco Guidolin è un ritorno su una piazza in cui ha avuto tante soddisfazioni. “A Palermo credo di aver lasciato un bel ricordo – ha detto oggi – ho il piacere e l’orgoglio di dire che ho avuto sempre e solo grandi soddisfazioni. Le dichiarazioni del presidente Zamparini mi fanno piacere, ha dimostrato stima nei miei confronti, ma se siamo in questa posizione è merito solo dei nostri giocatori. Domani sarà una partita importante per la nostra classifica”. La panchina di Mutti è a rischio, in caso di insuccesso, ma Guidolin non crede che questo possa portargli alcun vantaggio: “Lino è una bravissima persona e un ottimo allenatore. Non conosco quello che si sta vivendo ora a Palermo ma so che affronteremo una squadra allenata. In casa si sono sempre espressi ad altissimo livello. E’ lì, con le 10 vittorie, che hanno costruito la loro classifica serena. Se avessero fatto altrettanto fuori ora avrebbero la nostra classifica, forse anche migliore”. Sulla sfida di domani sera, poi, aleggia ancora il ricordo del 7-0 rifilato l’anno scorso dai bianconeri agli avversari al Barbera. “In quella partita – ricorda Guidolin – a noi è andato tutto bene, è stato il punto più alto raggiunto l’anno scorso in trasferta. A loro è andato tutto male. Ormai però credo sia un capitolo chiuso, sono convinto che Zamparini voglia trovare riscatto, ma non tanto per i sette gol dell’anno scorso, quanto perché per lui, friulano, battere l’Udinese è motivo di grande soddisfazione sportiva”. Punto e a capo. Non resta che concentrarsi sulla sfida di domani. Il pericolo numero uno per i friulani si chiama Miccoli: “Ha classe, qualità e inventiva. E’ un giocatore da controllare con grandissima attenzione”. Ma l’allenatore bianconero pensa soprattutto a mandare in campo una formazione equilibrata, per quanto condizionata dalle assenze per squalifiche e infortuni. In fascia Basta partirà probabilmente dalla panchina, al suo posto potrebbe esserci di nuovo Pereyra, giovane promettente che “ha bisogno di tempo, ma sta crescendo”. Per aggredire alto il centrocampo rosanero è probabile l’impiego di Abdi. “E’ una delle possibilità – ha detto il tecnico – prima che si facesse male stava facendo bene, é cresciuto soprattutto in autostima”. Davanti l’Udinese si affiderà a Di Natale, a caccia del suo 150/o gol. In caso di vittoria bianconera farebbe il paio con il 50/o successo di Guidolin sulla panchina bianconera. “Ricordatelo domani”, ha tagliato corto il tecnico.
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