Quattro sconfitte consecutive, zero punti. Il 2014 è cominciato come un anno orribile per il cammino in campionato dell’Udinese di Francesco Guidolin. La zona rossa della classifica, quella della lotta retrocessione, si fa sempre più vicina. Da stasera la squadra è in ritiro anticipato, in vista dell’anticipo di sabato a Bologna. “Sono le regole del nostro lavoro, i rimedi che si cercano qui da noi. Proviamo anche questa strada e speriamo possa dare frutto”, ha commentato la decisione del club il tecnico Francesco Guidolin, costretto a rivivere il momento negativo con cui si era aperto il suo secondo ciclo da allenatore sulla panchina bianconera. “Sono due situazioni diverse, allora ero appena arrivato e cercavo di capire la squadra, di conoscerla. Abbiamo avuto una bruttissima partenza. Adesso sono passati tre anni e mezzo e alcuni di questi giocatori sono ancora qui. E’ una situazione più delicata. Secondo me ne possiamo venire fuori anche stavolta, sono convinto che la squadra abbia le potenzialità giuste. Non ho mai pensato di abbandonare perché conosco il mio lavoro: sono convinto di avere collaboratori validi, una squadra con qualità adatte ad uscire fuori da una situazione che preoccupa tutti”. In coppa invece, approdata in semifinale, l’Udinese sta vivendo “un sogno meraviglioso che culliamo. Abbiamo il dovere e la possibilità di tenerlo vivo, è la nota positiva di questa stagione complicata. E’ evidente che toglie energie. Penso che con più freschezza a Parma avremmo fatto una partita migliore. Ma questa è la realtà con cui dobbiamo convivere, dobbiamo cercare di essere sempre brillanti. Questo – conclude – è il momento in cui bisogna stringere i denti e limitare al minimo il margine d’errore. A tutti i livelli e in tutti i reparti non dobbiamo dare vantaggi all’avversario”.
Elena Viotto