Guidolin: si gioca troppo, Di Natale cotto

“Eravamo alla ventisettesima partita di fuoco dall’inizio della stagione. Praticamente un campionato completo a sedici squadre: questo dovrebbe far riflettere chi governa il mondo del calcio”. Il tecnico dell’Udinese Francesco Guidolin, nel commentare l’1-1 di Bergamo, ha una certezza: la sua squadra è giunta all’appuntamento con il sipario dell’anno solare spompata da un calendario a maglie fittissime. La recente eliminazione dalle coppe ha lasciato tossine nei muscoli dei giocatori dell’Udinese: “Dopo settantacinque minuti di battaglia dura, oggi eravamo veramente stanchi”, prosegue il tecnico dei friulani. Ex di turno e soddisfatto: “Sono contento per questo punto, ottenuto contro una squadra bene allenata e di grande temperamento – spiega -. Mi dispiace solo di aver preso un gol così, ma credo che l’Atalanta abbia meritato il pari”. Sulle scelte tecniche, infine, Guidolin taglia corto: “Più avanti si potrà anche vedere la coppia Di Natale-Muriel, ma oggi Totò è partito dalla panchina perché era letteralmente cotto”. La condivisione della posta in palio lascia sorrisi sulle labbra anche nello spogliatoio nerazzurro: “Abbiamo forse fatto il miglior primo tempo dell’anno per intensità e aggressività – è il commento di Stefano Colantuono -. Aver preso gol alla prima sortita dell’Udinese ci ha costretti ad attrezzarci, poi nella ripresa dopo aver sfiorato il vantaggio con De Luca e Denis abbiamo rischiato poco”. Le prospettive del campionato dei bergamaschi, secondo il loro allenatore, non mutano di una virgola: “Abbiamo sempre sette punti sulla terzultima. Dovessimo vincere col Chievo, gireremmo con un punto in più conquistato sul campo rispetto alla scorsa stagione – osserva -. E’ la dimostrazione che riusciamo comunque a essere costanti a un anno e mezzo dal ritorno in serie A: i punti, semmai, li abbiamo persi con le pari categoria”. Circa il nervosismo di Maxi Moralez per l’esclusione dalla formazione titolare, Colantuono è secco nel giudicare il paio di episodi che hanno visto coinvolto il fantasista argentino: “Il tuffo in area non posso commentarlo perché ero lontano – chiude -, mentre sulla presunta manata a Pinzi non credo alla volontarietà del gesto: lui non fa male nemmeno a una mosca”