Herat (07 ottobre) Saranno gli artiglieri da montagna del 3° reggimento della brigata Julia ad assumere da oggi la responsabilità del Provincial Reconstruction Team di Herat, dando il cambio al 1° della Taurinense al termine di sei mesi di operazioni. Nel semestre sotto la guida del colonnello Emmanuele Aresu, il PRT ha triplicato il budget del Ministero della Difesa mediante l’accesso a fondi statunitensi, conducendo oltre 130 progetti per un totale di 18 milioni di Euro nei settori dell’istruzione, della sanità, delle comunicazioni e dello sviluppo socio-economico della provincia. Tutte le opere sono state sistematicamente integrate nei piani di sviluppo elaborati dal governatore e le autorità di Herat, con un impatto positivo su oltre 2,2 milioni di abitanti (su un totale di 3,2). Oltre alla realizzazione di dodici scuole e di numerosi ambulatori nei distretti remoti della provincia, in collaborazione con gli Alpini della Task Force Centre, i team CIMIC del PRT (costituiti tra l’altro da architetti e tecnici militari con il concorso di 3 ingegneri afgani) hanno al loro attivo il progetto ‘Zafferano in alternativa all’Oppio’ – che ha visto la distribuzione di 60 tonnellate di bulbi di zafferano a 300 coltivatori selezionati – la costruzione nella città di Herat di un centro di sviluppo socio-professionale riservato alle donne, e i lavori di bonifica delle aree verdi della Moschea Blu, il principale monumento religioso dell’Afghanistan occidentale. Tutte le realizzazioni sono avvenute tramite il ricorso a imprese locali, iscritte alla camera di commercio afgana e dotate di opportuni requisiti di affidabilità, che hanno accettato la condizione di assumere manodopera all’interno delle comunità beneficiarie. Le attività del PRT non hanno riguardato solo la sfera infrastrutturale ma anche il sostegno alle istituzioni locali per quanto riguarda la governance, ovvero la prassi di ‘buon governo’: gli artiglieri del 1° reggimento di Fossano hanno facilitato decine di shura (assemblee) nelle zone meno accessibili e più a rischio della provincia di Herat, per promuovere l’azione del governo di Kabul e portare assistenza alla popolazione locale. Di particolare rilievo è stato l’impegno nel sostenere i programmi governativi di reintegrazione di ex-combattenti nelle comunità di provenienza, che stanno coinvolgendo decine di insorti orientati a deporre le armi. “La chiave della forte espansione in termini di quantità e di metodo delle attività del PRT negli ultimi sei mesi è stata la collaborazione rinforzata con i leader afgani, con la Farnesina e la Cooperazione Italiana, e più recentemente con le forze statunitensi in Afghanistan che hanno riconosciuto nel PRT un partner solido e affidabile con cui avviare progetti congiunti per oltre 12 milioni di Euro finanziati con fondi del Congresso USA”, così ha dichiarato il colonnello Emmanuele Aresu al termine della cerimonia di passaggio di consegne con il colonnello Antonino Inturri del 3° reggimento artiglieria da montagna di stanza a Tolmezzo. Il reggimento carnico alla sua terza missione in teatro afghano, ha partecipato quest’anno anche alla missione di supporto ai terremotati di Haiti.
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