“La crisi che stiamo vivendo a Udine relativamente ai profughi richiedenti asilo non rappresenta un’emergenza momentanea, ma una problematica strutturale dettata dalla mancanza di spazi a disposizione dei Cara. Va sottolineato che a differenza di altre province italiane a cui è stato riconosciuto lo status di “provincia di frontiera” con tutta una serie di aiuti particolari, il nostro capoluogo non ha gli strumenti per gestire questi afflussi di profughi che vengono abbandonati in seguito alle carenze delle strutture statali”. Il sindaco di Udine, Furio Honsell, interviene così sul tema dei profughi afghani, affrontato oggi 20 agosto in prefettura a Udine nel corso di una seduta del comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica. “La Caritas ha accettato di farsi carico degli immigrati che in questi giorni si sono stabiliti al parco Moretti – spiega Honsell –. È chiaro che si tratta di persone che si raccolgono lì perché è un luogo vicino alla questura, dove si recano a presentare domanda di asilo politico e in generale per espletare pratiche relative al loro status”. Insieme con il primo cittadino e con gli assessori comunali Simona Liguori e Antonella Nonino, hanno partecipato all’incontro anche i rappresentanti delle forze dell’ordine e degli enti e delle associazioni che si faranno carico dell’accoglienza dei profughi: Casa dell’Immacolata, centro Balducci, Civiform, Caritas, Diocesi di Udine, Nuovi Cittadini onlus e Centro solidarietà giovani. “Diversamente da altri capoluoghi di provincia Udine non è considerata provincia di frontiera e pertanto non dispone di particolari agevolazioni dal punto di vista dell’accoglienza – sottolinea il primo cittadino –. Pertanto chiederemo che il problema venga risolto replicando quanto fatto da altre città con una convenzione di prima accoglienza coordinata dalla Prefettura che metta in rete una serie di associazioni e di enti disponibili a offrire la propria collaborazione. Ovviamente il tema deve essere affrontato prima di tutto a livello di governo perché l’attuale sistema statale in certi periodi dell’anno non riesce a sostenere la situazione e la problematica non può essere delegata ai Comuni”. Nel frattempo già da stasera gli immigrati verranno trasferiti dal parco Moretti, dove nella serata di ieri la protezione civile aveva allestito in tempi strettissimi delle tende per far fronte al maltempo, in alcune strutture messe a disposizione della Caritas. “Dopo aver ricevuto segnalazioni sull’emergenza meteo in arrivo – spiega Honsell –, ho chiesto alla protezione civile di allestire delle tende per mettere al riparo queste persone da vento e pioggia. Ringrazio tutti i nostri volontari per la disponibilità, la competenza e la tempestività con cui sono intervenuti”.