Honsell sulle tipografie del Piccolo e del Messaggero Veneto

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“Se Il Piccolo e Messaggero Veneto, due tra i principali quotidiani della regione, non dovessero essere più stampati nel territorio, ma a Padova, sarebbe una grave perdita per tutta la comunità”. Lo ha ribadito con forza ieri, 19 novembre, il sindaco del capoluogo friulano Furio Honsell durante l’incontro a palazzo D’Aronco con la delegazione delle Rsu dei poligrafici del Messaggero Veneto e la segreteria unitaria delle categorie provinciali di Slc Cgil, Fistel Cisl e Uilcom Uil.
L’incontro con il primo cittadino di Udine era stato chiesto dalle rappresentanze sindacali per manifestare la preoccupazione di un trasferimento a Padova dei centri stampa de Il Piccolo e del Messaggero Veneto, in base a un piano di ristrutturazione del gruppo Espresso a cui fa capo l’Editoriale Fvg, proprietaria dei due quotidiani regionali.
“Per quanto ci è possibile – ha dichiarato Honsell – faremo di tutto per evitare di correre il rischio che il Messaggero Veneto e Il Piccolo vengano stampati fuori regione. In gioco non c’è solo la salvaguardia di un patrimonio storico per il nostro territorio, ma il grave rischio di una perdita di posti di lavoro in un periodo già difficile a causa della crisi economica”. Proprio per questo motivo, il 6 ottobre scorso la giunta comunale aveva approvato una variante al piano regolatore generale, che passerà anche al vaglio del consiglio comunale, per modificare da commerciale a industriale la destinazione d’uso di un’area attigua all’attuale stabilimento del Messaggero in viale Palmanova, consentendo così un ampliamento dello stesso.
“Capisco perfettamente le necessità di riorganizzazione del gruppo Espresso – ha proseguito Honsell – e non discuto su una possibile riduzione dei centri stampa da due a uno, così come non sollevano obiezioni in tal senso nemmeno i sindacati. Tuttavia è fondamentale che i due giornali vengano stampati in questo territorio e non fuori regione. Non impoveriamo il Friuli Venezia Giulia di una risorsa così importante, che crea posti di lavoro sia direttamente, sia attraverso tutto l’indotto connesso, e che costituisce una ricchezza non soltanto economica del nostro territorio”.