E’ abitudine festeggiare la fine dell’anno anche utilizzando artifici e giocattoli pirotecnici. Proprio attraverso i media appare importante sensibilizzare soprattutto i più giovani in merito alla pericolosità di questi prodotti, “giochi” fino a un certo punto, da utilizzare con buon senso.
Si tenga presente che la fascia d’età fra gli 11 e i 16 anni risulta essere quella più colpita dal fenomeno e, pertanto, è importante che si attuino idonee campagne di prevenzione e di sensibilizzazione, coinvolgendo anche i genitori perché affianchino i propri figli nelle operazioni di accensione di questi artifici e giocattoli pirotecnici.
Questa mattina, in Questura, il dirigente dell’Upgsp Davide D’Auria e personale del Nucleo artificieri del Friuli Venezia Giulia della Polizia di Stato hanno ribadito che artifici e giocattoli pirotecnici sono per loro natura pericolosi, che devono essere comperati da rivenditori autorizzati, che devono essere maneggiati con circospezione e che si deve prestare la massima attenzione nel rispettarne le modalità d’uso. Per una serena fine e per un migliore inizio d’anno, rispettando anche gli animali, imprevedibili nelle loro reazioni a seguito del frastuono provocato in queste occasioni.
Durante i festeggiamenti per l’arrivo del 2016 a Trieste una donna ha riportato ferite al volto e a una coscia (8 giorni di prognosi). In tutta Italia si sono registrati 190 feriti, di cui 38 minori (in calo rispetto ai 253 di cui 68 giovanissimi di inizio 2015). Per restare nella nostra regione, in provincia di Udine un maggiorenne aveva riportato ustioni alle dita di una mano, mentre in provincia di Gorizia un minorenne ha riportato ustioni e lesioni al palmo di una mano (10 giorni di prognosi) e un maggiorenne ustioni e lesioni a un occhio e a una mano (8 giorni di prognosi). Nessuna criticità, invece, si è registrata in provincia di Pordenone.
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