Pordenone, 8 nov – Erogare servizi a favore della Regione,
degli enti locali e della rete sanitaria presente in Friuli
Venezia Giulia in sicurezza, continuità e qualità, individuando
soluzioni innovative e di semplificazione che favoriscano il
rapporto tra pubblica amministrazione e cittadino. Ma anche
proporsi come un modello di efficienza, innovazione ed efficacia
per qualificarsi come azienda di riferimento nell’Information
communication technology (Ict) per il settore pubblico a livello
nazionale.
Sono questi due dei principali pilastri che qualificano il piano
industriale 2018-21 di Insiel, approvato dalla Giunta regionale,
su proposta dell’assessore competente, Paolo Panontin. Lo
strumento contiene le indicazioni sulle linee di sviluppo che la
società partecipata dalla Regione intende sviluppare nel prossimo
quadriennio nell’ambito dell’Ict.
Sono cinque gli obiettivi strategici sui quali si articola il
programma. Oltre a consolidare il riposizionamento dell’azienda
quale service provider ed aumentare la qualità dei propri servizi
con particolare attenzione agli aspetti di continuità, sicurezza
e scalabilità, l’azienda intende rendere più efficiente
l’organizzazione, garantendo il controllo e la riduzione dei
costi.
Inoltre, Insiel supporterà operativamente nel quadriennio la
Regione nell’aggregazione e razionalizzazione di infrastrutture e
soluzioni informatiche capaci di portare ad una riduzione della
spesa ed un aumento della qualità del sistema. Infine l’azienda è
intenzionata a qualificarsi come polo strategico nazionale
valorizzando, in ambito regionale ed extra-regionale, gli
investimenti sulle infrastrutture (rete, data center), le
competenze e le soluzioni nei vari settori quali sanità, scuola e
attività produttive.
Per quanto riguarda alcuni progetti del piano, nel 2018 sarà
effettuato l’aggiornamento tecnologico della rete regionale nelle
tratte meno recenti, con l’obiettivo di elevare la connettività a
minimo 100 Mbps. Verrà poi completata la cessione di parte
dell’infrastruttura in fibra ottica agli operatori privati per
contribuire alla riduzione del divario digitale.
Gli ospedali della regione saranno collegati con due percorsi
indipendenti ad altrettanti nodi della rete al fine di migliorare
la connessione dei nosocomi al data center regionale.
Quest’ultimo passerà da un unico sito, presente a Trieste, ad un
sistema con una sede secondaria a Palmanova; la soluzione
garantirà l’assoluta continuità dei servizi mediante disaster
recovery e business continuity. Questo sistema ha tutte le
caratteristiche per abilitare Insiel come elemento aggregatore
regionale e polo strategico nazionale per le infrastrutture.
Il servizio al cliente, che già costituisce uno degli elementi
qualificanti dell’attività di Insiel, si evolverà inserendo
strumenti evoluti e specializzando il proprio personale. È
prevista infatti l’introduzione di un It service management
software e l’adozione di processi di aiuto a distanza con
l’obiettivo di rendere più veloci la ricezione e risoluzione dei
problemi segnalati da utenti ed operatori. Il personale sarà poi
addestrato per risolvere in diretta le problematiche segnalate,
per diminuire i tempi di attesa di coloro che usufruiscono del
servizio.
“In questa legislatura – spiega Panontin – Insiel si è
trasformata, passando dalla produzione di software a service
provider e integratore di sistema, qualificandosi come partner
Ict della Regione nel processo di profonda trasformazione e
digitalizzazione che la Pa ha avviato in attuazione delle linee
guida dell’agenda digitale. L’azienda si è focalizzata
sull’erogazione dei servizi, sulle competenze progettuali e sulle
attività di integrazione; sulla base delle risultanze illustrate
da Insiel, ciò ha portato ad un incremento dei progetti nel
triennio 2014-17 del valore di 4.3 milioni di euro e ad
un’attività di gestione che ha generato un risparmio effettivo
per la Pubblica Amministrazione Regionale rispetto al 2014
stimabile in 17.5 milioni di euro, cui si associa una riduzione
dei costi di struttura rispetto al 2014 di 1.5 milioni di euro.
Il piano 2018-2021 – conclude Panontin – intende completare
quanto iniziato in passato ma al contempo lancia nuove sfide. È
necessario infatti continuare a migliorare le performance dei
risultati economici e, soprattutto, dei servizi erogati al
sistema regione-enti locali-sanità”.
Secondo il presidente di Insiel, Simone Puksic, il piano appena
approvato “guarda al futuro digitale del nostro territorio e
raccoglie il meglio di questa esperienza, con l’obiettivo di
consolidare, valorizzare e sviluppare quanto di buono è stato
fatto negli ultimi anni. È un atto concreto di rilancio delle
politiche di innovazione regionali, ma anche un riferimento per
la riorganizzazione del comparto a livello nazionale.”
Per il direttore di Insiel, Franco Conrotto, l’obiettivo del
programma 2018-21 “è quello di fare in modo che i nostri
interlocutori, ossia Regione, Enti Locali, Sanità e cittadini,
colgano la reale efficienza dei servizi, unitamente alla
percezione della loro qualità. Intendiamo inoltre qualificarci
come polo strategico nazionale, investendo in infrastrutture,
sicurezza, innovazione e competenze, in linea con il piano
triennale dell’agenzia per l’Italia digitale”.
ARC/AL/fc
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