Licenziamento per i 450 lavoratori dello stabilimento Ideal Standard di Orcenico di Zoppola. Lo ha annunciato l’azienda, dopo il fallimento delle trattative. In assenza di certezze sulla cassa integrazione in deroga, che il Governo si era impegnato a garantire, Ideal Standard ha annunciato l’intenzione di far partire la procedura di mobilità dal primo gennaio. I sindacati hanno espresso “sconcerto” annunciando immediata mobilitazione. Domattina la decisione sarà annunciata nel corso di un’assemblea.
“Siamo in presenza di un’azienda inaffidabile, poco incline a rispettare gli impegni che assume”: è il primo commento di Franco Rizzo, segretario provinciale della Femca Cisl, di Pordenone, all’annuncio dei vertici di Ideal Standard di procedere con il licenziamento dei 450 dipendenti dello stabilimento di Orcenico di Zoppola. “Nel vertice odierno al Ministero dello Sviluppo Economico – ha aggiunto – era emersa la possibilità di procedere con la cassa integrazione in deroga. Il Sottosegretario Claudio De Vincenti ha spiegato che si dovevano attendere i tempi dell’iter parlamentare, ma impegnava il Governo a rendere operativa la misura appena licenziata la legge di Stabilità”. “L’azienda – ha spiegato Rizzo – ha invece deciso di percorrere, in modo irresponsabile, una strada molto pericolosa, assumendosi il rischio di alzare il livello di tensione che é già sufficientemente alto. Noi non retrocederemo – ha concluso – poiché siamo convinti che si possano individuare soluzioni alternative alla chiusura e proseguiremo nella nostra battaglia”.
“L’atteggiamento dell’azienda è stato irresponsabile”. Lo ha affermato oggi a Roma il vicepresidente e assessore alle Attività produttive del Friuli Venezia Giulia Sergio Bolzonello, al termine della riunione tenutasi al Ministero dello Sviluppo economico, dove Ideal Standard ha ha annunciato l’intenzione di far partire la procedura di mobilità dal primo gennaio. “Di fronte alla dichiarata disponibilità del Governo di assicurare le risorse per la cassa integrazione in deroga – ha proseguito Bolzonello – la totale chiusura dell’azienda a proseguire il dialogo costituisce un atto gravissimo, che esprime assoluta indifferenza sociale e scarsa considerazione del ruolo istituzionale degli interlocutori”. Secondo Bolzonello, “quanto accaduto rappresenta un pessimo episodio di relazioni industriali, anche perché l’azienda ha confermato che esiste una manifestazione di interesse nei confronti dello stabilimento di Zoppola, e far partire le lettere di mobilità in queste condizioni significa voler fuggire bruciandosi i ponti alle spalle, e – ha concluso – tanto peggio per i lavoratori”
”Alla luce delle novità emerse al tavolo ministeriale riteniamo che la battaglia per la sopravvivenza del sito di Orcenico non sia una battaglia perduta, ma tutta da combattere”. Lo sostiene Unindustria Pordenone per la quale nell’incontro di oggi su Ideal Standard, sono emersi alcuni ”elementi di novità”. Per Unindustria ”l’accesso alla cassa integrazione in deroga per tutti i siti italiani è la condizione necessaria per consentire la formulazione di un piano industriale alternativo a quello sin qui prospettato dall’azienda e, in subordine, per consentire alle manifestazioni d’interesse di investimento su Orcenico di concretizzarsi salvando una storica realtà dell’industria pordenonese e nazionale”.