Il Friuli insieme a Pellizotti pedala per Haiti

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Sette manifestazioni per un progetto. E’ questo il leit-motiv della 19^edizione de Le Corse per Haiti, una serie di competizioni sportive tutte collegate ad un unico scopo: quello di aiutare il prossimo, in particolar modo i più poveri del mondo, gli haitiani.
Da quasi vent’anni la A.S.D: Chiarcosso organizza le Corse e tutti i proventi vengono devoluti alla Onlus Pane Condiviso, che direttamente finanzia e sostiene l’operato di Suor Anna D’Angela, friulana di Varmo, da 56 anni a stretto contatto con i più poveri dell’isola caraibica.
Un ‘esperienza, quella delle Corse, partita con una sola gara: la Udine-Tarvisio, che ora ha portato ad una kermesse suddivisa fra tre weekend a cavallo tra aprile e maggio, che ormai prevede corsa, ciclismo su strada e mountain-bike. Oggi sono stati resi noti tutti i dettagli, alla presenza dell’assessore Elio De Anna, del comitato organizzatore presieduto da Sante Chiarcosso, del testimonial Franco Pellizotti e dell’organizzatore della Leggendaria Enzo Cainero.

L’assessore Elio De Anna ha voluto ricordare lo straordinario impegno profuso dai friulani durante il terremoto e come questa sensibilità, derivante dall’aver sofferto le medesime tragedie, renda quello friulano uno dei popoli più solidali. Una solidarietà che non si trova ovunque, tantomeno in alcuni paesi, e che in questi giorni specificatamente non si trova in Europa, dove l’Italia è abbandonata a se stessa nel gestire il problema dei migranti.

Dall’anno scorso anche Franco Pellizotti è al fianco di Haiti. Il campione friulano di origine carnica ha sposato la causa delle Corse e con la sua umanità è vicino alle sofferenze della popolazioni colpite. Ma non ha fatto mancare il suo apprezzamento anche per il programma tecnico delle gare, sulle quali ha qualcosa da dire.
Oggi ha voluto ringraziare i friulani per l’affetto e la vicinanza che hanno voluto testimoniargli in questo momento così duro per la sua carriera. Il ciclista ha voluto anche ricordare l’importanza di poter dare un aiuto a chi soffre anche con piccoli gesti che però spesso hanno un’impatto notevole. Per quel che riguarda il lato tecnico delle corse il campione si è concentrato sulla Granfondo, che ha definito per nulla semplice. Chi vuole provarci con poco allenamento ma tanta buona volontà è avvisato…
Pellizotti ha confermato che il Primo Maggio sarà alla partenza, con la maglia della squadra Chiarcosso Help Haiti.

Anche Enzo Cainero, amico di Haiti e organizzatore della Leggendaria, ha avuto qualcosa in proposito da dire. In tema di solidarietà, il patron del Giro D’Italia in FVG ha voluto testimoniare il suo personale sostegno al ciclista Franco Pellizotti, ed ha invitato Turismo FVG ad investire nell’affetto che tutti provano per il campione friulano. Probabile quindi un accordo che porterà Pellizotti a promuovere le vie e le strade più belle della Carnia. Cainero ha poi voluto illustrare meglio le caratteristiche della Leggendaria, corsa che si terrà a settembre, e che da quest’anno partirà dal Parco del Rivellino di Osoppo.

I PROVENTI
E’ giusto ricordare come tutti i proventi delle iscrizioni vadano interamente a beneficio della ONG Pane Condiviso, che ha diversi progetti dedicati ad Haiti. Ben 30.000 euro la somma raccolta nella scorsa edizione delle Corse, 70.000 euro la cifra totale grazie alle varie iniziative di raccolta fondi e la generosità di sponsor piccoli e privati che hanno voluto sostenere il progetto dopo il devastante terremoto di gennaio 2010.

La referente di Pane Condiviso ad Haiti è Suor Anna D’Angela, la religiosa, friulana di Varmo, che da 56 anni si trova ad Haiti per aiutare la popolazione. Nella sua missione di Cité Militaire, nei pressi di Port-Au-Prince, un migliaio di bambini e ragazzi trovano aiuto, rifugio, un pasto, la scuola, corsi per imparare una professione.

Un lavoro che dura da molti anni e che ha rischiato di essere compromesso a causa del terremoto che ha devastato l’isola.

Le Corse finanziano direttamente il progetto “Bambine di Strada”, che mira ad aiutare la parte più debole e sfruttata della società: i bambini, nella fattispecie le bambine che se non trovassero assistenza e conforto presso la missione di Pane Condiviso vivrebbero in strada vittime di soprusi e violenze. Circa mille bambine frequentano la casa accoglienza gestita dalle religiose, che tra l’altro ospita in forma permanente un’ottantina di bambine che si fermano anche la notte e vivono tutte insieme.

ALCUNI RISULTATI OTTENUTI

Dopo il sisma tutti gli sforzi sono stati concentrati per ripristinare le condizioni normali di utilizzo delle strutture, devastate e inutilizzabili.

Ad aprile 2010 la scuola è stata riaperta; ad ottobre 2010 la Casa di Accoglienza è stata riaperta alle Bambine di Strada e la scuola ristrutturata; a novembre 2010 il muro di recinzione che costituisce la barriera fra un’oasi di pace e la violenza e la miseria è stato terminato, grazie anche all’apporto e al finanziamento della Protezione Civile. Dieci delle casette interne alla missione sono aperte, le aule di informatica sono in ristrutturazione con criteri antisismici.

Ad oggi la percentuale del ricostruito nell’intera Haiti corrisponde al solo 2 per cento, che include anche il nostro operato.

LE GARE

L’edizione del 2011, arrivata al numero diciannove, si svilupperà lungo 3 weekend.

Al centro la giornata di domenica 1° maggio, dedicata alla Granfondo e alla Mediofondo. Un panoramico percorso, modificato recentemente, guiderà i ciclisti attraverso le zone più suggestive delle colline friulane. per i più competitivi anche un’ardua salita fino a Canebola.

La Granfondo, della lunghezza di 150 km, che partirà da Feletto, a due passi da Udine, è stata lievemente accorciata ma prevede un dislivello di 2.970 m. L’itinerario include l’attraversamento di zone montane e collinari, oltre che una splendida visita ai dolci declivi morenici nei pressi di Udine.
La Mediofondo, invece, si dipanerà lungo 103 km, prevede un dislivello di 1.600 m e seguirà una parte dello stesso percorso, evitando però i tratti più impegnativi delle salite.

L’Haiti Fun Run si terrà invece il 23 aprile, da Feletto Umberto. Il percorso è cambiato: sempre 6,11 e 16 chilometri. Il tragitto più corto però da quest’anno è lievemente più lineare e sicuro. La gara è non competitiva e davvero aperta a tutti: soprattutto a famiglie e bambini.

Il 30 aprile invece largo alla Cicloturistica “3° Memorial Gerardo Favaro” e alla Corsa dei Giovanissimi, gara organizzata dalla Pratic Ceresetto aperta a tutti i corridori alle prime armi. Attesissime poi le Granfondo e Mediofondo del Primo Maggio.

L’8 maggio chiudono la manifestazione le due gare dedicate alla mountain bike, con partenza da Primulacco: la Marathon sarà aperta ai tesserati mentre la Eco Bike aperta a tutti. Più impegnativa la prima gara, adatta anche a bambini e famiglie la seconda. Grande apprezzamento hanno ricevuto l’anno passato i due nuovi tracciati, spettacolari e a contatto con la natura.
Non possiamo dimenticare la Leggendaria, l’11 settembre a Buja: vetrina di bici, mezzi e divise dei tempi che furono.

ISCRITTI E COLLABORAZIONI

Sommando le due gare l’anno scorso si erano raccolti 1.200 iscritti circa, ai quali bisogna aggiungere i 600 della Marathon Bike e gli 800 della Haiti Fun Run.
In quest’edizione, grazie alla collaborazione con Carnia Welcome, Turismo FVG e l’agenzia Bike and More di Bolzano si punta a bissare il record.
Da quest’anno sono addirittura tre le manifestazioni gemellate: la piemontese BRA-BRA, che si svolge in concomitanza, la Granfondo Terre dei Varano nelle Marche, l’8 maggio, e la Sportful Dolomiti Race del 19 giugno.
Inoltre verranno utilizzati su tutti i documenti ufficiali i nuovi loghi creati e scelti dopo un concorso interno all’Istituto d’Arte di Udine “G. Sello”.

Tutti gli iscritti troveranno nel pacco gara anche una felpa post-gara della Sportful, grazie alla collaborazione siglata con la casa sportiva che veste la nazionale di ciclismo. Altra sorpresa che gli iscritti avranno sarà una copia del libro di Andrea Peressoni “Le Corse che ho Perso”: uno splendido affresco del movimento ciclistico friulano, con mille aneddoti su protagonisti, eventi, situazioni memorabili e gare storiche. Insomma, una vera e propria enciclopedia del ciclismo made in FVG raccontata attraverso l’occhio attento ed appassionato dell’autore.