“Il Hanbok e altre storie” di Sun Hee Moon 23 Luglio – 27 Settembre a Trieste

“Il Hanbok e altre storie” di Sun Hee Moon 23 Luglio – 27 Settembre a Trieste

Il Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia apre volentieri i suoi spazi espositivi alle opere e all’arte di Sun Hee Moon che negli ultimi tre lustri ha costruito un cospicuo repertorio di mostre personali e collettive allestite in Italia e all’estero, ed è tornata più volte nella nostra regione partecipando a diversi eventi, a Trieste, Gorizia, Udine.

Con l’esposizione in questa sede istituzionale, prestigiosa anche per il suo valore simbolico di Casa della Comunità regionale, Sun Hee Moon rinsalda con questa terra a nord est un legame che ha preso il via proprio da Gorizia, città dall’impronta mitteleuropea e transnazionale. Una cifra familiare anche al capoluogo regionale e in sintonia con la vita dell’artista, che alle origini coreane ha sommato prima una lunga permanenza in Brasile dove è avvenuta la sua formazione professionale e artistica, per poi trasferirsi in Italia dove ha formato la sua famiglia, continuando a percorrere le strade della ricerca, dell’approfondimento e del confronto in campo artistico.

Un itinerario geografico culturale e umano la cui ricchezza e complessità affiora nei suoi quadri, nei ritratti, nelle ambientazioni delle scene rappresentate, nei dettagli narrativi, a volte espliciti, a volte appena nascosti per catturare gradualmente l’attenzione e portare l’osservatore dentro il suo mondo.

Nei suoi quadri ci sono molte tracce delle espressioni e delle correnti che hanno segnato il cammino dell’arte, assorbite e metabolizzate in modo molto personale; e così pure ci sono molte allusioni e suggestioni in questi oli su tela e nei disegni su carta, fiaba e visioni oniriche che sanno di antico e di primitivo, gioco, ironia, denuncia: con una natura sempre presente, nell’intrico degli alberi che fanno da sfondo, nella ombrosa presenza di un gatto in grembo, o negli animali disseminati nel racconto che ogni tela racchiude. I ritratti, le figure e le situazioni rappresentate invitano a una riflessione anche interiore, e a questo invito aderiamo con piacere lasciandoci catturare dalle atmosfere metafisiche e dai dettagli, sintonizzandoci tanto su un mondo antico quanto futuribile, come la stessa Sun Hee Moon che si ritrae di profilo, in un’eleganza d’altri tempi chiusa nel ricamo di un delicato colletto e connessa al mondo con un auricolare.

L’arte ci conduce attraverso il tempo e la vita e comunque ci interroga. Di questa funzione dobbiamo essere riconoscenti agli artisti ed è anche per questo che questi spazi istituzionali sono aperti ai loro contributi, per offrire da questa sede deputata a costruire le leggi della convivenza civile anche una vetrina dei fermenti culturali che animano la nostra comunità.