17 ottobre 2012 – Nell’autunno di novantadue anni fa le fiamme della Grande Guerra incendiavano per la prima volta i paesi e le dolci alture del Friuli Collinare.
Sul Monte di Ragogna, dinnanzi alla Stretta di Pinzano e presso il Ponte di Cornino, le retroguardie italiane combatterono per diversi giorni al fine di contenere l’attacco portato da quasi quattro Divisioni austro-germaniche, risolute a valicare il maggior fiume friulano e ad annientare il Regio Esercito che si stava ritirando dopo la sconfitta di Caporetto. Quell’operazione difensiva, passata alla storia come “Battaglia del Tagliamento”, consentì la riorganizzazione delle truppe italiane sul fronte del Piave, rivelandosi determinante per gli esiti stessi del conflitto.
Le vestigia, i siti, la tragica storia di quegli eventi sino a pochi anni fa dimenticati, sono stati oggi valorizzati grazie al Progetto comunitario Interreg “I luoghi della Grande Guerra nel Friuli Collinare”, promosso dal Comune di Ragogna, finanziato dall’Unione Europea e messo in opera dall’esperto storico Marco Pascoli.
Il cuore di questa realtà è il Museo della Grande Guerra di Ragogna, inaugurato nel 2007 presso il Centro Culturale del capoluogo (San Giacomo), che si propone come uno dei maggiori punti di riferimento regionali per la ricerca sul Primo Conflitto Mondiale, attraendo ogni anno migliaia di visitatori ed appassionati.
Il Museo, caratterizzato da un’impronta bilingue italiano/tedesco, si rivela strutturato su tre sezioni tematiche, un’ampia sala multimediale ed il vano deputato all’esposizioni temporanee.
La prima sala esprime un moderno percorso didattico teso a comprensione delle vicende legate al Primo Conflitto Mondiale sul fronte del Tagliamento. Il progetto fortificatorio dell’Anteguerra, i primi anni del conflitto, le Battaglie della Ritirata di Caporetto, la Battaglia del Tagliamento, la difesa del Monte di Ragogna e lo sfondamento di Cornino, l’anno dell’occupazione, l’imperial-regio campo trincerato, la ricostruzione, il recupero della memoria, sono solo alcune delle tematiche sviscerate nei numerosi pannelli, peraltro completati con rare immagini storiche ed attuali.
Vero “fiore all’occhiello” si può definire il grande plastico in rilievo che ricalca la morfologia del campo di battaglia. Sul plastico sono tracciate fedelmente le posizioni fortificate, le linee trincerate, le vie d’approvvigionamento, i rispettivi schieramenti al 31 ottobre 1917 e gl’altri dettagli essenziali alla comprensione dei fatti d’arme che investirono questi luoghi.
Nel secondo vano spiccano invece la ricostruzione cronologica dei combattimenti, l’esibizione di carteggi originali attinenti alla battaglia, il compendio grafico delle testimonianze più significative ancora osservabili sull’antico fronte tra il Monte Peralba e il Mar Adriatico, una selezione fotografica di sconosciuti “graffiti di guerra”, le note biografiche dei personaggi celebri che tra il 1915 ed il 1918 si trovarono quali combattenti nel settore del Medio Tagliamento, la rilettura del teatro operativo ricavata a partire dallo studio dei resti ancora presenti sul territorio.
La terza sala, under construction, è dedicata ai reperti del Risorgimento, delle Guerre Coloniali, del Secondo Conflitto Mondiale e della Guerra Civile 1943-45. Il Museo sta, inoltre, procedendo allo sviluppo di un importante progetto di catalogazione scientifica online dei graffiti della grande guerra, che sarà fruibile in rete dalla primavera 2013 al sito www.graffitidiguerra.it
A corredo dei pannelli didattici, in entrambe le stanze esiste una curata collezione d’oggettistica d’epoca, formata con reperti perlopiù raccolti sugli ex campi di battaglia: essa offre la suggestione emanata dal pezzo riportato alla luce a novant’anni dal suo utilizzo, oltre che un’idea generale degli equipaggiamenti degli eserciti operanti sul fronte italo-austriaco. Sempre all’interno del museo, sono richiedibili le guide cartacee dedicate ai “Luoghi della Grande Guerra” e le pubblicazioni storiche prodotte nell’ambito del Progetto Interreg. L’adiacente sala multimediale vanta una moderna attrezzatura informatica, una capienza superiore alle 100 persone e un archivio specifico per testi e documentazioni d’epoca: la funzionalità della struttura è stata spesso testata nei numerosi eventi a tema storico-militare (convegni, mostre temporanee, incontri..) che il Gruppo Storico Friuli Collinare, associazione volontaria che gestisce il Museo, organizza con frequente cadenza.
All’esterno, l’intero territorio circostante si definisce a guisa di “museo all’aperto” della Grande Guerra. Nel raggio di pochi chilometri, ben quattro percorsi tematici cingono il Monte di Ragogna, le Rive del Tagliamento, la Stretta di Pinzano, le Vie dell’Invasione attorno al Ponte di Cornino. Questi sentieri, facili e segnalati con numerosa cartellonistica specifica, conducono l’escursionista attraverso le fortificazioni, le mulattiere e le trincee dell’epoca, offrendogli non solo gradevoli itinerari immersi nella splendida natura friulana, ma anche un momento importante per riscoprire in prima persona la storia della propria terra.
ORARI APERTURA MUSEO GRANDE GUERRA: martedì, giovedì, sabato, ore 15.30 – 18:00.