“Occhi d’oro è per tutti coloro che vanno via, che decidono di partire per ridare inizio a una vita che non stava più funzionando. Decidono o son costretti? Stanno andando via centinaia di migliaia giovani (e non solo) italiani dal loro paese. Non soltanto alla ricerca di lavoro ma anche alla ricerca della felicità, che senza un lavoro non può esser nemmeno sfiorata. “Occhi D’oro” l’ho scritta cercando di raccontare come oggi “casa” non sia dove si nasce e nemmeno dove si è cresciuti: casa è dove ci si realizza. E spesso questa casa è mobile fragile precaria. “Occhi D’oro” è omaggio a tutto questo e in questa fase della mia vita assai nomade lo capisco ancor di più”. Con queste parole Meg descrive il suo ultimo lavoro “Occhio d’oro”
“Quando sto con te questa è la mia città, quando sto con te non ho più nostalgia, non so più che farmene della paura”. È proprio da questi versi di “Occhi d’oro” che nasce l’idea di realizzare un viaggio onirico all’interno di un insolito luogo, un hotel popolato da strane e surreali presenze in cui Meg si ritrova, in un primo momento, apparentemente spaesata e ignara di quello che sta succedendo attorno ma soprattutto dentro di lei, e poi coinvolta in una grande festa in cui ciò che prima la spaventava ora balla assieme a lei come in uno strambo e bellissimo sogno” spiega Thomas Marcuzzi (Uolli) il regista friulano del video.
“È un video realizzato con una tecnica complessa in cui ogni elemento e ogni gioco presente in scena non è realizzato in post produzione o con chroma key, ma semplicemente riflesso attraverso specchi reali. Meg indossa infatti tre abiti specchianti appositamente realizzati per la produzione del video e diventa così essa stessa una componente del funzionamento di questa tecnica e della rappresentazione “analogica” di un mondo dentro ad un altro mondo.
Il video ha richiesto diversi mesi di preparazione: sia per studiare e testare tutte le prospettive, le distanze e le angolazioni di ciò che veniva riflesso sia per la realizzazione dei costumi e delle scenografie.
Determinante è stata anche la decisione di ambientare il video in un grande hotel di montagna (Grand Hotel Volaja a Piani di Luzza), a 1500 metri di altitudine al confine tra Friuli e Austria, scelta nata dal desiderio di esasperare l’atmosfera surreale dello script attraverso la magia di un luogo lontano da casa, isolato da tutto”
Guarda il backstage del video di Meg
Fonte: il video è stato presentato in anteprima da Redbull