Il punto nascita e l’Ospedale di Palmanova sono in pericolo.

Il punto nascita e l’Ospedale di Palmanova sono in pericolo.

“Ci sono concreti segnali che a livello regionale si stiano predisponendo scelte che certamente interesseranno in maniera negativa il nostro ospedale. In primo luogo potrebbe essere interessato il punto nascita di Palmanova con la sua chiusura a favore della riapertura di quello di Latisana, per compiacere cosi anche le richieste dell’Ospedale di Monfalcone. In secondo luogo, in un arco temporale più lungo, sarebbe in progetto di svuotare di contenuto e di professionalità un nosocomio che ha una sua grande storia in termini di professionalità e come punto di riferimento per tanti utenti provenienti da un’area che va oltre la Bassa Friulana e che interessa anche le aree del Cividalese-Manzanese, della cintura di Udine sud, dell’Isontino, del Codroipese, grazie anche e proprio alla sua posizione baricentrica. Il punto nascita e l’Ospedale di Palmanova sono in pericolo. Difendiamoli! Solo in tanti convinceremo la Regione”.

Queste le proccupazioni più volte espresse dal Sindaco di Palmanova Francesco Martines e che hanno spinto l’intero Consiglio Comunale unito a chiedere la convocazione di una manifestazione popolare davanti all’Ospedale per questo sabato (15 giungo) alle 11.

Grazie alla collaborazione tra Comune di Palmanova, Auser e Associazione Regina Elena, anziani e disabili potranno usufruire di un servizio di trasporto verso l’Ospedale, in occasione della manifestazione. L’appuntamento è alle 10 di sabato all’interno di Porta Cividale, via Vallaresso. Da qui partiranno delle navette verso il luogo dell’evento.

E continua la lettera di invito congiunto sottoscritta da tutti i capigruppo, di maggioranza e opposizione: “Riteniamo che non siano più sufficiente comportamenti istituzionali fatti di Protocolli d’Intenti, Consigli Comunali dedicati al tema, incontri con i dirigenti/commissari delle Aziende, incontri con i vertici politici regionali, tutti tesi a far capire le nostre legittime ragioni. E non basteranno possibili ricorsi al TAR a fronte di scelte sconsiderate e non basate su norme di legge/accordi Stato-Regione o dati oggettivi riguardanti l’attività del nostro ospedale. Ormai serve un “movimento di popolo” che faccia sentire la propria voce con azioni forti e responsabili, che coinvolgano i cittadini, i dipendenti della sanità ,i sindacati,  i vertici politici regionali, le varie componenti politiche del Consiglio regionale,  le associazioni e tutti i componenti delle Giunte e dei Consigli comunali di tutte le comunità interessate”

Alla manifestazione sono stati invitati a partecipare tutti i cittadini, oltre che i rappresentanti istituzionali coinvolti. L’invito formale, firmato dal Sindaco di Palmanova e da tutti i capigruppo in Consiglio Comunale, maggioranza e opposizione, è stato inviato a tutti i sindaci del Servizio Sociale dell’Ambito Agro Aquileiese (già firmatari di un primo documento programmatico ad inizio maggio), a tutti i primi cittadini dei comuni che gravitano sulla struttura palmarina e a tutte le associazioni del territorio.

Lo stesso invito è stato rivolto ai dipendenti dell’ospedale, in attività o quiescenza, e ai sindacati, oltre che ai massimi livelli regionali, dal Presidente Massimiliano Fedriga all’assessore competente Riccardo Riccardi, dai capigruppo in Consiglio regionale fino a tutti i componenti della commissione consiliare sanità.

Sono stati chiamati a partecipare anche i due commissari regionali, Antonio Poggiana e Giuseppe Tonutti, chiamati, in accordo tra loro, a ridisegnare l’assessore sanitario regionale.