È stato protagonista di capolavori assoluti come The Mission di Johnnie To. È stato protagonista di splendidi cult movie come Infernal Affairs di Andrew Lau e Alan Mak. È stato un sicario e un poliziotto, un eroe romantico e un serial killer. Ha interpretato qualunque ruolo e ha spaziato attraverso qualunque genere, dal crime alla commedia, dal fantasy allo splatter. Una filmografia pressoché infinita. E certo non sbagliamo dicendo che gli ultimi trent’anni del cinema hongkonghese hanno la sua faccia… Anthony Wong sarà il super ospite della ventunesima edizione del Far East Film Festival! Già presente nel 1999 (FEFF 1!), per presentare Beast Cops di Gordon Chan e Dante Lam, ritornerà dunque a Udine per ritirare il Gelso d’Oro alla Carriera, affiancando nella hall of fame i nomi di altri giganti orientali fra cui Jackie Chan, Joe Hisaishi, Feng Xiaogang e Brigitte Lin. Un’occasione preziosissima per vedere – o rivedere – da vicino Mr. Wong, ovviamente, e per applaudire due film che ne raccontano simbolicamente la storia: My Name Ain’t Suzie di Angie Chan, l’ormai lontano titolo d’esordio (1985), e il magnifico Still Human di Oliver Siu Kuen Chan, pluricandidato agli imminenti Hong Kong Film Awards. FEFF 1 e FEFF 21. Passato e presente. Due film che non potrebbero essere più diversi (la risposta cinese a Il mondo di Suzie Wong, dramma sentimentale con William Holden, e il diario contemporaneo, meravigliosamente intenso, di un uomo e della sua domestica). Due film che scandiscono il tempo di un attore straordinario, un divo, una leggenda, ma anche di un’intera generazione di spettatori cresciuti amando l’Asia e il Far East Film Festival.
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