“Il Tacchino sul tetto Piccoli Soprusi quotidiani venerdì 23 febbraio a Grado

“Il Tacchino sul tetto Piccoli Soprusi quotidiani venerdì 23 febbraio a Grado

Foto di gruppo Il tacchino sul tetto

Venerdì 23 febbraio all’Auditorium “Biagio Marin” a Grado (ore 20.45) per la stagione ERT in collaborazione con il comune di Grado replica de “Il Tacchino sul Tetto Piccoli Soprusi Quotidiani” con il trio Claudio de Maglio, Claudio Mezzelani e Massimo Somaglino.

Dopo il debutto a Sedegliano in un teatro gremito attento e generoso di consensi e applausi la nuova commedia del trio de Maglio, Mezzelani, Somaglino “Il Tacchino sul Tetto Piccoli Soprusi Quotidiani” si replica venerdì 23 febbraio all’Auditorium “Biagio Marin” a Grado (ore 20,45) nell’ambito della stagione teatrale organizzata dall’ERT in collaborazione con il comune di Grado. Insieme al collaudato terzetto, che oltre alla drammaturgia ha curato anche la regia, saliranno Paola Bonesi, Carlo Chinaglia, Massimiliano Di Corato, Marianna Fernetich, Alessandro Maione, gli ultimi tre giovani attori diplomati alla Nico Pepe. Nello spettacolo ci sono contributi video di Andrea Mezzelani mentre la direzione tecnica è di Ivan Moda, produzione di Vettori Ultramondo. Lo spettacolo si avvale del sostegno di Fondazione Friuli e della Provincia di Udine.

“Il Tacchino sul Tetto” racconta una storia sul filo dell’impossibile, come è la realtà di oggi, tra il desiderio di solidarietà, giustizia e libertà e le pastoie burocratiche che sembrano voler a tutti i costi vietare all’individuo di sognare un mondo migliore.
Sono troppe carte da firmare, troppa illogica burocrazia da superare, troppi funzionari da convincere, troppa autorità, troppo potere ottuso, troppa disonestà diffusa, troppi piccoli soprusi quotidiani dai quali difendersi. La macchina burocratica e talvolta truffaldina che stritola l’individuo e la sua fantasia sembra destinata a vincere sempre. Soccombere parrebbe l’unica soluzione possibile. Ma quando a destreggiarsi fra leggi, certificati e permessi è un manipolo di “matti”, non si può mai dire: i ruoli si confondono e non si sa più chi siano davvero i matti e chi i savi. Quale è davvero l’ordine e quale il disordine?
La resistenza quotidiana, la differenza fra normalità e anormalità, fra uguaglianza e diversità, la ricerca di un rapporto degno tra individuo e natura e tra tutti gli esseri che la abitano, l’incontro tra uguali a prescindere, tutte queste sono cose possibili?
Lo spettacolo si snoda tra situazioni grottesche, tragicomiche e surreali che dovrebbero stare solo in teatro ma che purtroppo, drammaticamente, oggi sono la realtà.
E allora la fattoria sociale con i suoi “progetti di inclusione”, la commedia con lazzi e sberleffi, musiche e canti, sono gli ingredienti di questo nuovo lavoro teatrale, che rinverdisce la commedia all’italiana nella sua tradizione più nobile.

Info e prevendita: in Auditorium a Grado dalle 15,30 alle 18,30, tel. 0431 85834.