Sabato 26 Gennaio al Teatrorsaria (Orsaria di Premariacco), ore 20.45
per la stagione ERT in collaborazione con il Comune di Premariacco ritorna “Il Tacchino sul Tetto / Piccoli Soprusi Quotidiani” con il trio Claudio de Maglio, Claudio Mezzelani, Massimo Somaglino al quale si aggiungono Paola Bonesi, Caterina Bernardi, Carlo Chinaglia, Massimiliano Di Corato, Alessandro Maione.
Dopo il debutto nella scorsa stagione, generoso di consensi e applausi, ritorna la nuova commedia del trio de Maglio, Mezzelani, Somaglino “Il Tacchino sul Tetto / Piccoli Soprusi Quotidiani” sabato 26 gennaio a Teatrorsaria di Premiariacco alle ore 20,45 nell’ambito della stagione teatrale organizzata dall’ERT in collaborazione con il Comune di Premariacco. Insieme al collaudato terzetto, che oltre alla drammaturgia ha curato anche la regia, saliranno sul palco Paola Bonesi, Carlo Chinaglia, Massimiliano Di Corato, Caterina Bernardi, Alessandro Maione, gli ultimi tre giovani attori diplomati alla Nico Pepe. Nello spettacolo ci sono contributi video di Andrea Mezzelani mentre la direzione tecnica è di Ivan Moda, produzione di Vettori Ultramondo.
“Il Tacchino sul Tetto” racconta una storia sul filo dell’impossibile, come è la realtà di oggi, tra il desiderio di solidarietà, giustizia e libertà e le pastoie burocratiche che sembrano voler a tutti i costi vietare all’individuo di sognare un mondo migliore.
Sono troppe carte da firmare, troppa illogica burocrazia da superare, troppi funzionari da convincere, troppa autorità, troppo potere ottuso, troppa disonestà diffusa, troppi piccoli soprusi quotidiani dai quali difendersi. La macchina burocratica e talvolta truffaldina che stritola l’individuo e la sua fantasia sembra destinata a vincere sempre. Soccombere parrebbe l’unica soluzione possibile. Ma quando a destreggiarsi fra leggi, certificati e permessi è un manipolo di “matti”, non si può mai dire: i ruoli si confondono e non si sa più chi siano davvero i matti e chi i savi. Quale è davvero l’ordine e quale il disordine?
La resistenza quotidiana, la differenza fra normalità e anormalità, fra uguaglianza e diversità, la ricerca di un rapporto degno tra individuo e natura e tra tutti gli esseri che la abitano, l’incontro tra uguali a prescindere, tutte queste sono cose possibili?
Lo spettacolo si snoda tra situazioni grottesche, tragicomiche e surreali che dovrebbero stare solo in teatro ma che purtroppo, drammaticamente, oggi sono la realtà.
E allora la fattoria sociale con i suoi “progetti di inclusione”, la commedia con lazzi e sberleffi, musiche e canti, sono gli ingredienti di questo nuovo lavoro teatrale, che rinverdisce la commedia all’italiana nella sua tradizione più nobile.