Illegalità in Fvg: danneggiate due imprese su tre

Illegalità in Fvg: danneggiate due imprese su tre

Indagine Confcommercio-Format Research: un consumatore su cinque acquista prodotti contraffatti. Abbigliamento, calzature e pelletteria i settori più colpiti. A Lignano il fenomeno è più diffuso: sei agenti stagionali anti-abusivismo nella polizia municipale

Circa il 20% dei consumatori del Friuli Venezia Giulia dichiara di avere acquistato almeno una volta nel corso del 2017 prodotti illegali (contraffatti) o di avere utilizzato un qualche genere di servizio offerto da un soggetto che non era autorizzato ad erogarlo. Tra i consumatori di Lignano Sabbiadoro, la quota supera il 23%.
La ricerca
Il dato emerge da un’indagine realizzata da Format Research per Confcommercio, illustrata dal direttore scientifico della società di ricerca Pierluigi Ascani, presenti, in Comune a Lignano, il vicepresidente dell’associazione Alessandro Tollon, il direttore Guido Fantini, il presidente mandamentale di Lignano Enrico Guerin, il sindaco Luca Fanotto e l’assessore comunale Massimo Brini. Tutti concordi sull’opportunità di un’azione di rete per contenere l’illegalità. Il sindaco ha pure informato dell’entrata in azione di sei agenti stagionali della polizia municipale contro l’abusivismo.
Profilo e prodotti
Il profilo del consumatore che acquista “illegalmente” coincide spesso con quello di una donna, con un’età compresa tra i 35 ed i 54 anni. Gli acquisti contraffatti si concentrano molto spesso su prodotti di abbigliamento, scarpe/calzature, prodotti di pelletteria quali borse, cinture, portafogli, orologi, gioielli, occhiali, prodotti alimentari e bevande, audiovisivi, musica, videogiochi. Il fenomeno è più marcato tra le donne con riferimento all’acquisto di articoli di abbigliamento, calzature, pelletterie (che restano al primo posto tra gli acquisti tramite i punti vendita tradizionali, ovvero il negozio fisico), mentre è più evidente tra gli uomini con riferimento a orologi, prodotti alimentari, audiovisivi.
Le motivazioni
Alla base degli acquisti di prodotti contraffatti c’è la convinzione da parte dei consumatori del Fvg di poter concludere un buon affare (si riesce a risparmiare). È così nel 74% dei casi tra i consumatori della regione, con punte del 78% nel comune di Lignano. Appaiata la quota di coloro che ripiegano sugli acquisti illegali perché, di fatto, non possono permettersi di convergere su prodotti “legali”: 72% in Fvg, 70% nella sola Lignano.
L’informazione
Tuttavia, è elevata la percentuale di coloro che si dichiarano informati sui rischi delle sanzioni amministrative che si corrono quando si acquista contraffatto: di fatto, il 73% dei consumatori in regione (76% a Lignano) è consapevole che acquistare prodotti illegali possa comportare dei rischi, in primis per la salute e la sicurezza personale.
Le imprese
Il fenomeno si riversa anche sulle imprese del terziario della regione. Il 61% di queste (67% a Lignano) ritiene di essere stato danneggiato dall’azione dell’illegalità almeno una volta. Il 73% delle imprese in regione (75% a Lignano) ritiene che il fenomeno dell’illegalità, al di là dell’andamento dell’economia, sia in progressiva crescita e in questo caso sono le strutture ricettive a mostrare un malcontento superiore alla media, spesso dovuto alle nuove forme di illegalità che si sviluppano sul web. Con riferimento al territorio sul quale insiste la propria impresa, il 42% degli operatori in regione (44% a Lignano) ritiene in aumento il fenomeno dell’illegalità negli ultimi 12 mesi.
La sicurezza
La presenza del fenomeno si materializza con la crescente concorrenza sleale, seguita da una riduzione dei ricavi e dal peso della spesa dell’acquisto di servizi di sorveglianza. In questo senso, le imprese tendono a proteggersi poiché sfiduciate verso le attuali norme in fatto di sicurezza: il 72% degli operatori in regione (78% a Lignano) ritiene infatti inefficaci le leggi che contrastano fenomeni di illegalità.