La 12esima mostra internazionale di Illegio sarà aperta al pubblico domenica 22 maggio e chiuderà domenica 9 ottobre 2016. Inaugurazione domenica 22 maggio alle ore 16.00.
Il titolo generale della mostra pone l’accento su cosa accade dentro l’uomo in viaggio, perché lì sta la chiave di volta della cultura occidentale antica e cristiana: inquietudine e ardore di conoscenza che spinge a superare i confini; spaesamento e violenza, che travolge e rende nomadi; certezza di una meta, che sta alla base dei cammini religiosi di Israele e dei pellegrinaggi medievali e odierni, metafora stessa della vita e della fede. In questo tempo di grandi migrazioni e di Giubileo straordinario, l’attualità degli spunti che la mostra offre è evidente.
Gli oltre quaranta dipinti su tela e su tavola, suddivisi in 11 sale e in 5 sezioni tematiche, provenienti da 30 collezioni pubbliche e private italiane ed europee (Austria, Francia, Svezia, Slovenia, Spagna, UK) rivelano un percorso suggestivo e raffinato per la rarità delle iconografie e per la profondità e l’attualità dei temi.
Il cuore della nuova mostra di Illegio è specialmente in alcuni capolavori, che riflettono le diverse esperienze di mobilità umana e don Alessio Geretti durante la conferenza stampa ha illustrato il progetto scientifico. Le opere, scelte in un arco temporale di cinquecento anni, immergono il visitatore in percorsi, cammini, naufragi tormentati e ricerche avventurose, esodi e fughe. “Facciamo un viaggio in questa mostra che dei viaggi parla perchè dei viaggi ha sempre parlato la migliore letteratura spirituale dell’umanità, la Sacra Scrittura, che racconta della fede come un viaggio – ha ricordato don Alessio. La mobilità interiore combacia con la vita spirituale; al contrario l’immobilismo interiore è l’esatto contrario della fede. Credere vuol dire mettersi in cammino.” Don Alessio ha poi scelto e spiegato iconografia e iconologia di alcune di quelle opere, ricordando che grazie a questa mostra – e come ogni anno – una decina di opere sono state restaurate proprio per consentirne trasporto ed esposizione fuori dalla sede abituale, dando così un prezioso supporto al patrimonio artistico italiano.
“Il Comitato di San Floriano presenta quest’anno un tema radicato nel nostro contesto sociale e umano: il viaggio – ha ricordato Mons. Angelo Zanello, presidente del Comitato. Parlare di esuli, deportati, pellegrini, significa anche ripresentare alla memoria il dramma dei nostri avi, di milioni di persone alla ricerca di pane e pace. Accanto alle chiavi di lettura artistiche ce ne sono altre: ad esempio quello delle migrazioni e della mobilità umana, sempre esistite ed ora più che mai attuali.” Ed è per questo che a «Oltre. In viaggio con cercatori, fuggitivi, pellegrini», tra le 38 giovani guide – la mostra si visita solo accompagnati – vi sono un profugo afgano ed un profugo pakistano, che hanno provato sulla propria pelle drammatiche situazioni di fughe ed offriranno accanto alle chiavi di lettura delle opere d’arte una testimoninaza e uno squarcio di vita vissuta.
Ritorneranno quest’anno anche i laboratori per bambini e ragazzi a partire dai 4 anni, ogni sabato pomeriggio alle 16.00 e prenotabili con e-mail. Durante i cinque mesi di apertura della mostra, saranno coivolti anche due giovani dell’Istituto Sella di Udine che completeranno il loro percorso di studi e alcune persone del Centro di Salute Mentale di Tolmezzo, che stanno completando il loro cammino di uscita da un momento di fragilità.
Le mostre di Illegio sono sempre frutto di impegno di tante persone, istituzioni e di un intero paese, Illegio, segno che un territorio si anima anche attraverso l’arte. In questo antico borgo incastonato tra i monti della Carnia, di soli 360 abitanti, dal 2004 al 2015 grazie alle 11 mostre internazionali realizzate dal Comitato di San Floriano, sono transitati in questi anni oltre 250mila visitatori. Per l’importanza stessa delle opere, anche quest’anno l’interesse della mostra varcherà i confini regionali e nazionali, portando un’importante ricaduta su tutto il territorio friulano, perchè l’arte e la curiosità sono un motore importante per il viaggiatori e turisti, come ha ricordato il direttore di Promoturismo FVG, Marco Tullio Petrangelo.